Last Updated on 29 Ottobre 2024 by Samuele Corona
Le tecniche di interrogatorio utilizzate dall’FBI si basano su un’approfondita comprensione della psicologia umana e sono progettate per ottenere informazioni cruciali da sospetti, testimoni o altre persone coinvolte in un’indagine.
Queste tecniche non si basano solo sull’abilità di porre domande, ma sfruttano in maniera strategica i principi della psicologia umana per influenzare il comportamento dei sospettati e dei testimoni.
Comprendere le emozioni, le motivazioni e le vulnerabilità delle persone interrogate è fondamentale per guidare l’interrogatorio in una direzione produttiva.
Dalle tattiche più empatiche e non coercitive a quelle più aggressive e dirette, ogni metodo è pensato per adattarsi a situazioni diverse e ottenere la verità.
8 Tecniche di Interrogatorio dell’FBI: Esempi e Psicologia Applicata
Che si tratti di ottenere una confessione, raccogliere informazioni cruciali o semplicemente valutare la credibilità di un testimone, l’arte dell’interrogazione è un equilibrio delicato tra strategia, psicologia e intuizione umana.
Queste tecniche di interrogatorio sono spesso complesse e richiedono una combinazione di competenze comunicative, empatia e abilità di analisi psicologica.
Di seguito sono elencate 8 delle principali tecniche di interrogatorio utilizzate dell’FBI.
#1. Rapport-Building (Costruzione del Rapport)
Questa tecnica prevede la costruzione di un rapporto positivo e di fiducia tra l’interrogatore e l’interrogato. L’obiettivo è creare un ambiente in cui l’interrogato si senta a proprio agio nel parlare.
Esempio: Un agente dell’FBI sta interrogando un sospettato in un caso di frode finanziaria. Prima di iniziare a fare domande sul crimine, l’agente passa del tempo a parlare di argomenti personali, come la famiglia del sospettato o i suoi interessi. L’agente scopre che il sospettato è un appassionato di pesca e usa questo come punto di connessione, parlando di un recente viaggio di pesca che ha fatto. Questo mette il sospettato a suo agio, abbassando le sue difese, e lo rende più disposto a discutere della sua vita professionale e, infine, del crimine in questione.
Psicologia: La base psicologica di questa tecnica è che le persone sono più propense a rivelare informazioni personali quando si sentono comprese e rispettate. Creare un senso di connessione può ridurre la resistenza e la diffidenza, incoraggiando l’interrogato a parlare più liberamente.
*Leggi anche: Il Rapport nella PNL | Come creare fiducia e affinità reciproca
#2. Reid Technique
La Reid Technique è una delle tecniche più conosciute e controverse. Si sviluppa in tre fasi: intervista preliminare, analisi del comportamento e fase dell’interrogatorio vero e proprio. Durante l’interrogatorio, l’interrogatore può accusare l’interrogato di essere colpevole, presentare false prove e minimizzare le conseguenze del crimine per ottenere una confessione.
Esempio: Durante un interrogatorio su un caso di rapina, l’agente presenta falsi risultati di un test del poligrafo al sospettato, dicendo che il test ha dimostrato che ha mentito. Poi, l’agente minimizza l’importanza del crimine, dicendo che la rapina potrebbe essere stata solo un “errore di giudizio” in un momento di difficoltà economiche. Di fronte a questa pressione e alla falsa evidenza, il sospettato, che in realtà non ha commesso il crimine, si sente spinto a confessare per uscire dalla situazione stressante, credendo che questo possa ridurre le conseguenze.
Psicologia: La Reid Technique si basa sul principio della “minimizzazione” e della “massimizzazione”. Minimizzando la gravità del crimine, l’interrogato può essere portato a credere che confessare non sia così dannoso, mentre la massimizzazione delle prove (anche se false) crea una pressione psicologica che spinge l’interrogato a confessare. Tuttavia, questa tecnica è controversa perché può portare a false confessioni, specialmente se l’interrogato è vulnerabile o sotto forte stress.
#3. Cognitive Interview (Intervista cognitiva)
Questa tecnica è utilizzata principalmente con testimoni e vittime. Si concentra sul migliorare la memoria del testimone e sull’estrazione di informazioni dettagliate su un evento. L’interrogatore guida l’interrogato attraverso una ricostruzione mentale dell’evento, chiedendo di descrivere ciò che hanno visto, sentito e provato in dettaglio.
- Navarro, Joe(Autore)
Esempio: In un’indagine su un rapimento, un agente chiede a un testimone di descrivere la scena del crimine. L’agente inizia chiedendo al testimone di chiudere gli occhi e di immaginare di essere tornato sulla scena, chiedendogli di descrivere tutto ciò che vede, sente e percepisce, anche i dettagli apparentemente insignificanti. Il testimone, inizialmente vago, inizia a ricordare particolari più precisi, come una macchina blu parcheggiata nelle vicinanze e una persona con un tatuaggio sul braccio, che potrebbero rivelarsi informazioni cruciali per l’indagine.
Psicologia: La psicologia alla base della Cognitive Interview si basa sull’idea che la memoria umana può essere stimolata e recuperata attraverso la ricostruzione sensoriale e il ripristino del contesto. Questo approccio riduce il rischio di contaminare le testimonianze con suggestioni e aumenta la quantità di dettagli recuperati.
#4. Direct Approach (Approccio diretto)
L’approccio diretto prevede di porre domande dirette e incisive, cercando di ottenere una risposta immediata. Questo metodo viene spesso utilizzato quando l’interrogatore ha informazioni solide o prove contro l’interrogato.
Esempio: In un caso di omicidio, l’FBI ha ottenuto prove schiaccianti contro un sospettato, come tracce di DNA e testimonianze oculari. Durante l’interrogatorio, l’agente entra direttamente nel merito, dicendo: “Sappiamo che eri lì quella notte. Abbiamo trovato il tuo DNA sulla scena del crimine. Cosa è successo?”. Questo approccio diretto coglie di sorpresa il sospettato, che, sotto pressione, ammette di essere stato presente, cercando poi di spiegare il contesto per minimizzare il suo coinvolgimento.
Psicologia: Questo metodo si basa sull’effetto sorpresa e sulla creazione di una situazione in cui l’interrogato può sentirsi sopraffatto e rivelare la verità rapidamente. La pressione diretta può rompere le difese psicologiche dell’interrogato, portandolo a una confessione.
#5. Good Cop/Bad Cop
Questa tecnica prevede l’uso di due interrogatori con atteggiamenti opposti: uno ostile e aggressivo (Bad Cop) e l’altro comprensivo e protettivo (Good Cop). L’obiettivo è creare una dinamica in cui l’interrogato si sente più sicuro a parlare con il “Good Cop”.
- Navarro, Joe(Autore)
Esempio: In un’interrogatorio riguardante un’organizzazione criminale, il primo agente (Bad Cop) entra nella stanza in modo aggressivo, accusando il sospettato di mentire e minacciandolo di severe conseguenze legali. Il secondo agente (Good Cop) poi interviene, calma la situazione e offre al sospettato una via d’uscita, dicendo: “Non voglio che tu finisca nei guai. Se collabori con noi, posso aiutarti a ottenere un accordo migliore”. Questo contrasto emotivo spinge il sospettato a fidarsi del Good Cop e a fornire informazioni sull’organizzazione.
Psicologia: La psicologia dietro questa tecnica si basa sulla manipolazione delle emozioni. L’interrogato, messo sotto pressione dal “Bad Cop”, può vedere il “Good Cop” come una figura di salvezza, facilitando la sua collaborazione. Questo può portare l’interrogato a rivelare informazioni che altrimenti non avrebbe condiviso.
#6. Mirroring (Rispecchiamento)
L’interrogatore adotta comportamenti, gesti e toni simili a quelli dell’interrogato. Questa tecnica mira a creare un senso di somiglianza e comprensione tra le parti.
Esempio: Un sospettato di traffico di droga è visibilmente nervoso e tiene le braccia incrociate. L’agente dell’FBI, osservando questo, inizia a incrociare le braccia allo stesso modo e ad adottare un tono di voce simile. Nel tempo, il sospettato si rilassa leggermente e inizia a parlare con più apertura. Il rispecchiamento ha creato un senso di connessione e comprensione, abbattendo lentamente le barriere psicologiche del sospettato.
Psicologia: Il rispecchiamento si basa sulla teoria dei neuroni specchio e sulla psicologia del “like attracts like”. Quando le persone percepiscono qualcuno come simile a loro, tendono a fidarsi di più e ad abbassare le difese, rendendole più aperte a condividere informazioni.
#7. Silent Treatment (Trattamento del silenzio)
In questa tecnica, l’interrogatore rimane in silenzio dopo una domanda, creando una pausa prolungata. Il silenzio spesso induce l’interrogato a riempire il vuoto parlando di più.
Esempio: Durante un interrogatorio su un caso di corruzione, dopo aver posto una domanda cruciale al sospettato, l’agente rimane in silenzio per alcuni minuti, guardando il sospettato senza dire nulla. Il sospettato, sentendosi a disagio con il silenzio prolungato, inizia a parlare di nuovo, rivelando dettagli che non aveva intenzione di condividere inizialmente, nel tentativo di riempire il vuoto e alleviare la tensione.
Psicologia: Il silenzio può essere psicologicamente scomodo, spingendo l’interrogato a continuare a parlare per alleviare la tensione. Questo può portare a rivelazioni involontarie o dettagli aggiuntivi che altrimenti non sarebbero emersi.
#8. Tactical Empathy (Empatia tattica)
L’interrogatore utilizza l’empatia per comprendere le motivazioni, i sentimenti e i punti di vista dell’interrogato, ma in modo strategico per raggiungere un obiettivo specifico durante l’interrogatorio.
Esempio: In un caso di terrorismo, l’agente dell’FBI cerca di comprendere le motivazioni del sospettato, ascoltando attentamente le sue lamentele e preoccupazioni riguardanti il trattamento dei suoi familiari e della sua comunità. L’agente mostra comprensione per le sue frustrazioni, dicendo: “Capisco perché potresti sentirti così, e molte persone condividono il tuo punto di vista. Sono qui per aiutarti a trovare una soluzione che possa fare la differenza senza danneggiare nessuno”. Questa empatia tattica porta il sospettato a vedere l’agente come un alleato, piuttosto che come un avversario, spingendolo a collaborare più apertamente.
Psicologia: L’empatia tattica sfrutta la naturale propensione umana a voler essere capiti. Quando l’interrogato percepisce che l’interrogatore comprende le sue emozioni e motivazioni, può sentirsi più incline a rivelare informazioni importanti.
Considerazioni Etiche
Le tecniche di interrogatorio, soprattutto quelle più aggressive come la Reid Technique, sollevano importanti questioni etiche. La pressione psicologica e l’uso di manipolazioni possono portare a false confessioni, specialmente in individui vulnerabili o sotto stress estremo.
Di conseguenza, l’FBI e altre agenzie di polizia stanno sempre più cercando di adottare approcci meno coercitivi e più basati sull’empatia e la comprensione, al fine di ottenere informazioni accurate senza compromettere i diritti delle persone interrogate.
In conclusione, l’FBI utilizza una combinazione di tecniche di interrogazione che si basano su principi psicologici per ottenere informazioni in modo efficace. Tuttavia, l’applicazione di queste tecniche richiede un’attenta considerazione dell’etica e del rischio di influenzare negativamente la veridicità delle informazioni ottenute.
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