Warren Harding, il 29° presidente degli Stati Uniti, è sempre stato tra le ultime posizioni nelle liste dei “presidenti più efficaci”. Alcuni storici lo hanno messo all’ultimo posto.
Le sue politiche erano discutibili, i suoi discorsi non erano affatto entusiasmanti e, per non farsi mancare nulla, nominò una serie di funzionari corrotti che provocarono lo scandalo Teapot Dome. Quindi, come viene eletto qualcuno come Warren Harding?
Nel libro In un batter di ciglia Malcolm Gladwell, racconta la storia del presidente Harding e la utilizza come esempio di errore di pensiero. Lo chiama “Warren Harding Effect“.
- Gladwell, Malcolm (Autore)
Effetto Warren Harding
Warren Harding era un ragazzo simpatico, aveva una voce profonda e un notevole fascino personale. Da giovane era piuttosto bello e da anziano sembrava un distinto statista. Le persone che lo incontravano rimanevano affascinate ed esprimevano parole di apprezzamento nei suoi confronti.
Per una qualche strana ragione gli elettori hanno pensato che il suo fascino lo avrebbe reso un buon senatore. Malcolm Gladwell descrive come il senatore Warren Harding fosse stato eletto presidente, nel 1921, soltanto grazie al suo aspetto attraente.
Gli storici concordano nel definire la presidenza Warren Harding la peggiore mai avuta dagli Stati Uniti. Senza la sua bellezza e il suo carisma, non avrebbe mai rivestito tale carica.
L’effetto Warren Harding descrive come la vista di una persona attraente condiziona la nostra percezione e il nostro pensiero. Gladwell lo spiega con queste parole: “Il suo aspetto scatena così tante associazioni da bloccare il normale processo di pensiero”.
Malcolm Gladwell afferma che quando siamo attratti da qualcuno commettiamo l’errore di attribuirgli caratteristiche positive. Confondiamo il carisma per capacità. Partiamo dal presupposto che se sono attraenti sono capaci.
- Havener, Thorsten (Autore)
Il mentalista tedesco Thorsten Havener illustra altri esempi di tale fenomeno: nei Paesi occidentali gli uomini senza barba sono considerati più onesti di quelli barbuti. La barba viene associata ad astuzia e trame oscure. Sotto il profilo oggettivo, tutto ciò è privo di senso, ma ancora una volta l’efficacia è la misura della verità.
Prova a confrontare a tale proposito la fotografia di Saddam Hussein con quella di Barack Obama. Tutte le persone citate nell’elenco di Forbes dei cento uomini più ricchi degli USA non hanno la barba e lo stesso accade, ormai da moltissimo tempo, con i candidati alla presidenza degli Stati Uniti.
L’equazione bellezza uguale bontà
Lo psicologo sociale più famoso al mondo, Robert Cialdini nel libro Le armi della persuasione illustra come l’equazione bellezza uguale bontà fa sì che si attribuiscano automaticamente caratteristiche positive a persone di bell’aspetto come gentile, onesto, intelligente.
Questo effetto può verificarsi nel momento di un’assunzione del personale o nella preferenza ad eleggere un candidato invece che un altro.
In campo giudiziario, alcuni esperimenti hanno dimostrato che gli imputati di bell’aspetto, dopo la sentenza, hanno ottenuto una pena molto più favorevole rispetto agli altri imputati fino ad avere la probabilità di evitare la detenzione.
Alcuni esperimenti hanno dimostrato che se l’imputato era più bello della vittima allora quest’ultima era risarcita con un indennizzo di 5.623$ che diventava di 10.051$ se la vittima era più bella dell’imputato. Questo favoritismo coinvolgeva i giuristi di entrambi i sessi.
Altri esperimenti hanno dimostrato che individui fisicamente attraenti hanno più probabilità di essere aiutati in caso di bisogno anche da persone dello stesso sesso e risultano più persuasivi nel far cambiare le opinioni di un gruppo di ascoltatori.
Infine ricerche su bambini di scuola elementare, dimostrano che se hanno atteggiamenti aggressivi ma sono dei bei bambini, gli adulti hanno danno un giudizio meno negativo e allo stesso modo tendono a supporre un migliore livello di intelligenza.
Un altro studio ha indagato l’entità della pena pecuniaria in relazione alla bellezza dell’imputato. I brutti dovevano sborsare, in media, il doppio dei bellocci. Naturalmente per identiche infrazioni alla legge. Questo è il lato oscuro del condizionamento.
No products found.
Naturalmente sappiamo che una persona bella non è per questo più furba, più onesta o più capace, e tuttavia cadiamo sempre nella trappola dell’estetica. Le conseguenze possono essere fatali.
Il metodo migliore per non farsi condizionare è quello di compiere mentalmente un passo indietro e di richiamare alla memoria l’esistenza di tale meccanismo, per poi capire se si sta o meno cadendo in trappola. Ricordiamoci che, in fondo, ognuno ha la propria concezione di bellezza.
Articoli consigliati:
Ultima revisione
Bibliografia:
- “In un batter di ciglia” di Malcolm Gladwell
- “Le armi della persuasione” di Robert Cialdini
- “Non puoi mentirmi” di Thorsten Havener
- Contattami via e-mail Scrivi qui >>
- LEGGI SOS Autostima >>