In questo post 5 falsi miti del coaching. Il coaching è diventato un termine di tendenza nel mondo dell’auto-miglioramento e dello sviluppo personale.
Molte persone si rivolgono a coach di vita, coach finanziari, coach di carriera e coach di varie altre discipline per cercare orientamento, motivazione e miglioramento personale.
Tuttavia, dietro l’apparente magia si celano anche alcuni falsi miti del coaching che è importante esaminare e sfatare.
Che cosa è il Coaching
Coaching è un metodo di relazione di aiuto basato su una relazione “alla pari” tra cliente e coach. Attraverso un processo strategico ben definito per l’individuazione delle risorse e lo sviluppo di potenzialità, un percorso di Coaching è orientato verso il raggiungimento di obiettivi di miglioramento per la persona. Quindi non si lavora sulla patologia ma sul benessere della persona.
- Editore: Unicomunicazione.it
- Autore: John Whitmore , Giovanni Fort , Mattia Bernardini
- Collana:
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2020
I presupposti di un percorso di Coaching sono l’autonomia e la responsabilità da parte del cliente di scegliere su quali aspetti, della propria vita personale o professionale, andare a lavorare. Non esiste un guru o un esperto che la delinea la giusta strada da seguire .
Le strategie e le tecniche di intervento del Coach non sono mai esecuzioni improvvisate, quindi è importante comprendere che non è eticamente giusto definirsi Coach solo perché ci si è svegliati particolarmente di buon umore una mattina di febbraio.
Certo in Italia nessuno ti vieta di definirti Coach o di utilizzare strumenti di Coaching: non esiste nessuna legge o albo professionale che discrimina tra Coach professionisti e non.
Esistono delle associazioni, anche internazionali, ma sono autoreferenziali, cioè non hanno valore legale. Quindi se vuoi sentirti parte di un gruppo che utilizza una particolare metodologia, più o meno efficace di altre, puoi associarti e pagare una quota annuale in cambio di formazione e un logo da mostrare sul tuo sito web, ma ciò non ha lo stesso valore di un Albo professionale.
I falsi miti del Coaching
#1. I Coach sono dei Motivatori
I coach sono professionisti addestrati che possono guidare le persone attraverso processi di riflessione, pianificazione e azione. Tuttavia, è un errore pensare ai coach come motivatori.
Il loro ruolo principale è quello di fare domande incisive, stimolare la consapevolezza e offrire prospettive diverse. La verità è che le risposte risiedono spesso all’interno di ciascun individuo, e il coaching aiuta a mettere in luce quelle risposte anziché fornirle direttamente.
Il falso mito può sorgere dalla convinzione che i coach debbano avere una vita perfetta per essere credibili.
Una persona può essere un Coach iper motivante e se fa bene il suo lavoro ha tutto il diritto di proporsi in quel modo ma non è corretto associare lo stereotipo della persona motivante al Coaching.
Sarebbe più corretto associare lo stereotipo del motivatore al marketing multilevel, dove il trainer deve essere sempre un esempio brillante di motivazione, di energia e di successi finanziari.
In tale contesto il trainer indossa una maschera per vendere un prodotto. Non sappiamo se nel resto della giornata, il trainer indossa altre maschere o emerge prepotentemente la sua vera identità che potrebbe discostarsi anche di tanto dall’immagine del venditore di successo.
I coach sono umani e possono avere sfide personali e ostacoli da superare proprio come chiunque altro. La loro formazione ed esperienza li qualifica a guidare gli individui attraverso difficoltà, anche se non sono immuni dalle sfide stesse.
#2. Il Coaching è Sostitutivo della Terapia Psicologica
Un mito importante da sfatare è che il coaching possa sostituire la terapia psicologica.
Mentre il coaching si concentra sull’obiettivo, sull’azione e sul miglioramento, la terapia affronta questioni psicologiche profonde, traumi passati e problemi emotivi complessi.
Entrambe le pratiche possono essere preziose, ma sono distinte e servono scopi diversi. È fondamentale cercare il professionista adeguato in base alle proprie esigenze.
#3. Si cammina sui carboni ardenti
Uno tra i falsi miti del coaching più popolari. Se hai fatto dei percorsi dove si camminava sui carboni ardenti saprai che dietro la faccia positiva della medaglia vi è sempre la controparte negativa. La faccia positiva della medaglia è che in quel quarto d’ora di firewalking si portano le emozioni positive al massimo, la controparte negativa è che quando torni a casa devi fare i conti con la triste realtà: non troverai il tuo piccolo clone di Tony Robbins dal sorriso scintillante che ti dà la carica tutto il giorno.
Mentre i partecipanti possono sperimentare una sensazione di trionfo o un senso di superamento dei limiti personali dopo aver completato la camminata sui carboni ardenti, è importante considerare che questi effetti spesso sono temporanei e possono svanire rapidamente una volta terminata l’emozione del momento.
Questo potrebbe portare a una sensazione di insoddisfazione nel lungo termine, soprattutto se i partecipanti non sono in grado di tradurre l’esperienza in cambiamenti duraturi nella loro vita.
Parte dell’efficacia percepita della camminata sui carboni ardenti potrebbe derivare da fattori psicologici come l’effetto placebo e il potere dell’autosuggestione. I partecipanti che vengono preparati mentalmente e guidati attraverso il processo con messaggi di fiducia, potrebbero percepire meno dolore o disagio di quanto ci si aspetterebbe in una situazione simile al di fuori del contesto controllato.
Se alcuni Coach propongono tale esperienza avranno le loro ragioni, un tornaconto economico sicuramente 🙂 .
#4. Il Coaching è Solo per Chi Ha Problemi
Un altro mito comune è che il coaching sia riservato solo a coloro che affrontano problemi o crisi. In realtà, il coaching è adatto a chiunque voglia migliorare, crescere e raggiungere i propri obiettivi.
Non è necessario attraversare una crisi per trarre beneficio dal coaching. Anche i professionisti di successo, gli imprenditori e le persone che cercano di massimizzare il loro potenziale possono beneficiare di un coaching mirato.
#5. Il Coaching è Costoso e Riservato alle Elite
Vi è l’errata convinzione che il coaching sia riservato a persone benestanti o a livelli manageriali delle organizzazioni.
Mentre alcune forme di coaching possono essere costose, esistono anche opzioni più accessibili, come il coaching online, corsi di gruppo e audiocorsi.
Il coaching è diventato sempre più accessibile a un pubblico più ampio, ed è importante considerare le diverse opzioni disponibili.
In definitiva, il coaching è un approccio potente per il miglioramento personale e professionale, ma è fondamentale distinguere tra realtà e miti.
Con una comprensione accurata di cosa il coaching può offrire e cosa non può, è possibile sfruttare al meglio questa pratica per il proprio sviluppo individuale.
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