Il 2012 mi ha insegnato 2 cose.
1) Le cose che ci accadono dipendono solo in parte da abilità, competenze e duro lavoro ; in parte dipendono anche da fattori casuali. Il legame tra azioni e risultati non è così diretto come ci piace credere, nella realtà che percepiamo agiscono forze esterne imprevedibili, variabili e incontrollabili.
2) Le persone che occupano posizioni di vertice in aziende con personalità giuridica pubblica non sempre soddisfano alti livelli di competenza richiesti per quel ruolo.
Per varie vicende paradossali che non sto qui ad elencare (quando Putin mi offrirà l’asilo politico scriverò un libro, promesso) nel 2012 mi sono imbattuto in una serie di persone che, sebbene guadagnino mensilmente quanto guadagno io in un anno intero, mi hanno lasciato interdetto riguardo a capacità logiche, espressive e tecniche pertinenti alla loro carica.
Per chi ha avuto esperienze simili alla mia e non ha trovato risposte, Il Principio di Peter teorizzato dallo psicologo canadese Laurence Peter descrive il meccanismo della gerarchia aziendale.
“In una organizzazione gerarchica ogni lavoratore tende a salire nei livelli della gerarchia sino al suo massimo livello di incompetenza“. Principio di Peter
Un individuo che viene assunto in una azienda verrà inserito in una scala gerarchica dove svolgerà la sua attività lavorativa in una determinata posizione, svolgendo compiti precisi in base al suo livello di competenza (in Italia non sempre funziona così, ma Peter non poteva saperlo). Se il signor X si dimostrerà particolarmente bravo ed efficiente in quella posizione, dopo un certo periodo di tempo quasi sicuramente verrà promosso ad un livello superiore. Se nella nuova posizione dimostrerà capacità e competenza, verrà promosso ad un livello ancora superiore. Se il processo continua, dopo un tot. di anni il signor X si troverà ad occupare posizioni di vertice nella azienda.
Secondo il principio di Peter il meccanismo delle promozioni continua sino al punto in cui il signor X non sarà più in grado di svolgere i compiti che gli saranno assegnati. Cioè sino al momento in cui occuperà una posizione nella quale dimostrerà incompetenza e scarse capacità. Da quel punto in avanti non verrà più promosso, e si deduce che ha raggiunto il massimo della sua carriera, il suo massimo livello di incompetenza.
“Con il tempo, ogni posto tende ad essere occupato da un lavoratore incompetente a svolgere le proprie funzioni“
Per Approfondimenti : Il Principio di Peter di Laurence J. Peter, Raymond Hull
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