12 Migliori libri di neuroscienze si rivolge a quanti per lavoro (psicologi, educatori, insegnanti, logopedisti) o per interesse (genitori, studenti o curiosi) siano interessati a farsi un’idea sulle più recenti scoperte delle neuroscienze e le loro possibili applicazioni nel campo della psicologia.
Occorre fare una piccola premessa. Il testo Principi di neuroscienze di Kandel e Schwartz è il “classico” testo di neuroscienze per gli studenti universitari. Con circa 1800 pagine, è un tomo profondamente tecnico e quasi impenetrabile, nonostante l’altissima qualità di scrittura e completezza.
Confesso che non ho mai acquistato questo libro. Quando frequentavo l’Università acquistai i capitoli fotocopiati che mi occorrevano per superare gli esami. Negli anni ’90, le copisterie vendevano i testi universitari fotocopiati e, se non ricordo male, ciò era legale 🙂 .
Esaminare una copia del libro Principi di neuroscienze di Kandel e Schwartz dovrebbe aiutarti a farti un’idea di quale impegno comporti studiare “seriamente” la materia. Anche se alcuni dei capitoli potrebbero essere accessibili a uno studente delle scuole superiori, altri richiedono almeno un paio di anni di biologia, chimica e fisica di livello universitario.
Poi esistono altri libri di neuroscienze di buon livello, più “comprensibili”. Ogni libro di neuroscienze per i non addetti ai lavori dovrebbe, quantomeno, tentare di rendere l’argomento interessante e accessibile persino a chi di norma non vi si avvicinerebbe alla lettura di questi argomenti.
Assicurati sempre che l’edizione del libro non abbia più di 10 anni.
I 12 Migliori libri di Neuroscienze per i Non esperti, studenti e curiosi
Ecco i 12 Migliori libri di neuroscienze che ho letto:
#1. “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks
Il libro del neurologo Oliver Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, (1985) è considerato un’opera innovativa di importanza sia clinica che letteraria, esso comprende 24 casi studio che documentano il processo di diagnosi di disturbi neurologici complessi e insoliti.
Dai pazienti che soffrono di una percezione sensoriale bizzarramente alterata, a una coppia di gemelli “idiot savant”, a un veterano della seconda guerra mondiale che sviluppa l’incapacità di creare nuovi ricordi e un vecchio insegnante di musica che scambia letteralmente sua moglie per un cappello.
I saggi di Sacks esplorano con compassione e calore i confini della percezione umana, il tutto in un linguaggio accessibile al grande pubblico. Il testo è diviso in quattro sezioni, ognuna delle quali tratta un aspetto specifico del funzionamento del cervello.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un libro utile sia per chiarire e spiegare alcuni dei disturbi neurologici più sconcertanti che l’autore ha incontrato nel corso della sua pratica clinica, sia per “umanizzare” e dare voce alle lotte dei suoi pazienti che affrontano sfide fisiche ed emotive nella loro vita quotidiana.
*Ho scritto un breve riassunto di questo libro al link: Oliver Sacks. L’uomo che scambio sua moglie per un cappello
#2. “L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano” di Antonio Damasio
Il lavoro del neurologo portoghese Antonio Damasio riguarda l’emozione e il ruolo dell’emozione nel processo decisionale.
Questo libro, insieme a Il cervello emotivo di Joseph LeDoux è stato fondamentale per argomentare la mia tesi di laurea molto “neuroscientifica” e poco sociologica…un milione di anni fa 🙂
Damasio è uno tra i più influenti neuroscienziati che ha contribuito ad “unificare mente e corpo”, sulla base di dati scientifici. Partendo da casi clinici ha dimostrato che l’idea dell’esistenza di un pensiero puro, di una razionalità non influenzata dalle emozioni, non trova riscontro nella realtà.
Danni in alcune aree del cervello, in particolare alla corteccia prefrontale, possono lasciare la persona apparentemente in buona salute, ma incapace di prendere decisioni complesse.
La mente umana non è un super computer in grado di fornirci un elenco di argomentazioni razionali favorevoli o contrarie rispetto ad una scelta.
La nostra mente agisce molto più rapidamente prendendo in considerazione il peso emotivo che deriva dalle nostre precedenti esperienze.
La mente umana ha bisogno dei nostri pregiudizi emotivi (Bias) per prendere decisioni, altrimenti potrebbe impiegare tempi infiniti per elaborare decisioni che normalmente prenderemo in poco tempo.
L’errore di Cartesio è stato quello di NON capire che l’apparato della razionalità NON è indipendente da quello della regolazione biologica, e che le emozioni e i sentimenti spesso sono in grado di condizionare fortemente, e a nostra insaputa, le nostre convinzioni e le nostre scelte.
*Ho parlato della teoria di Damasio nel post: L’errore di Cartesio. La scissione tra mente e corpo
#3. “Perché alle zebre non viene l’ulcera” di Robert Sapolsky
C’è stata una rivoluzione, in campo medico, nel modo di pensare le malattie che ci colpiscono oggigiorno. Questo implica il riconoscere le interazioni tra il corpo e la mente, i modi in cui le emozioni e la personalità possono avere un enorme impatto sul funzionamento e la salute di pressoché ogni cellula dell’organismo.
Riguarda il ruolo dello stress nel rendere alcuni di noi più vulnerabili alla malattia, i modi in cui alcuni di noi reagiscono a questi stressor, e il concetto cruciale che non si può comprendere realmente una malattia in astratto, ma solo nel contesto della persona che ne soffre.
Questo è l’argomento del libro di Robert Sapolsky. Chiarisce il significato del nebuloso concetto di stress e di spiega in che modo vari ormoni e parti del cervello vengono mobilitati in risposta allo stress.
Poi l’autore si focalizza sui legami fra lo stress e un maggiore rischio di determinati tipi di patologia, passando in rassegna, capitolo per capitolo, gli effetti dello stress sul sistema circolatorio, sull’immagazzinamento di energia, sulla crescita, la riproduzione, il sistema immunitario, e così via.
Dopodiché Sapolsky descrive come il processo di invecchiamento possa essere influenzato dalla quantità di stress sperimentata nel corso della vita. In seguito esamina il legame fra lo stress e il più comune e forse più invalidante dei disturbi psichiatrici, la cosiddetta “depressione maggiore“.
Vi sono dei capitoli sulle interazioni fra stress e sonno, e sul ruolo dello stress nella dipendenza.
#4. “In incognito” di David Eagleman
- Eagleman, David (Autore)
David Eagleman, neuroscienziato e abile divulgatore, ci introduce alle sorprendenti scoperte frutto dello studio dei nostri circuiti cerebrali e ci spiega come gran parte di ciò che facciamo, pensiamo o sentiamo non è sottoposto al nostro controllo conscio.
Possiamo dire che la coscienza, quell’io che si anima quando ci svegliamo la mattina, non è che una piccola parte di quanto avviene nel cervello. La nostra attività quotidiana si regge su meccanismi e routine ai quali non abbiamo accesso diretto, la cui esistenza si rivela sotto forma di piccoli, quanto bizzarri, enigmi.
Eagleman spazia, nella sua analisi, dal senso della bellezza alle lesioni cerebrali che modificano profondamente la personalità, dal gene della fedeltà alle tendenze criminali. Dall’intelligenza artificiale alle illusioni ottiche, passando per la sinestesia. In incognito si profila come un’affascinante radiografia della mente e di tutte le sue contraddizioni.
Dopo tanti secoli di scoperte scientifiche, abbiamo forse imparato a familiarizzare con l’idea di occupare un posto periferico nel cosmo, nel regno naturale, persino nella storia. Eppure, leggendo In incognito, ci stupiamo nello scoprire che in realtà non occupiamo un ruolo centrale nemmeno all’interno di noi stessi.
*Ho parlato di sinestesia nel post: Memory man. Solomon Shereshevsky: l’uomo che non poteva dimenticare.
#5. “Come funziona la mente” di Steven Pinker
Steven Pinker è uno scienziato cognitivo, professore di psicologia all’Università di Harvard. In questo libro esamina lo stato delle odierne neuroscienze e spiega che ci sono diverse teorie per spiegare come funziona la mente. Lui ha scelto di basarsi su due teorie: quella computazionale e la evoluzionistica darwiniana.
Le posizioni di Pinker hanno scatenato diverse critiche e l’autore Jerry Fodor ha scritto, in risposta, il libro “La mente non funziona così” che si oppone alla retorica ottimistica di Pinker che sostiene che la scienza cognitiva sarebbe in grado di svelarci “come funziona la mente”.
Steven Pinker inizia il suo libro discutendo le basi dei neuroni e poi passa ad argomenti più complessi. Nei primi quattro capitoli, presenta le informazioni di base su come funziona il cervello e su come è strutturato. Discute concetti come intelligenza e coscienza.
L’attenzione si concentra sulla teoria computazionale della mente (come l’attività fisica del cervello porta ai processi di pensiero umano) e sulla selezione naturale, che ha plasmato il nostro attuale progetto per la sopravvivenza in un ambiente specifico per migliaia di anni.
Il capitolo 4 esamina processi più astratti, come le illusioni visive. Secondo Pinker queste sono parzialmente spiegate dall’evoluzione; la mente plasma idee sulla base delle informazioni che riceve.
Nei capitoli seguenti, Pinker esamina come si sono evolute le emozioni, l’amicizia e il ragionamento. Forse forza un pochino sullo scopo di ogni comportamento per rinforzare la sua tesi secondo cui l’armonia tra le persone è un prodotto dell’evoluzione.
L’autore sostiene anche che le menti maschili e femminili sono simili in molti modi. Nel capitolo nove, discute l’arte, l’umorismo la musica e la filosofia come obiettivi evolutivi.
L’approccio di Pinker è rigoroso e multidisciplinare, spazia dalle neuroscienze alla biologia evolutiva compiendo efficaci e frequenti incursioni nelle discipline più disparate, come l’economia, la psicologia sociale e la letteratura.
Sicuramente uno tra i migliori libri di neuroscienze attuali, con un buon successo commerciale, ma non apprezzato da tutti i suoi colleghi.
#6. “Le guarigioni del cervello” di Norman Doidge
In questo libro, lo psichiatra e psicoanalista Norman Doidge fornisce una revisione completa della neuroplasticità.
Per molto tempo si è creduto che il cervello umano funzionasse come una macchina con una struttura fissa. Tuttavia, ora ci sono prove scientifiche convincenti che il nostro cervello può cambiare se stesso, il fenomeno è noto come ” neuroplasticità “.
Il libro è una raccolta di storie di scienziati, medici e pazienti che hanno sperimentato i risultati sorprendenti della neuroplasticità.
Includendo fatti scientifici nelle narrazioni, il dottor Norman Doidge rende facile capire come funziona il cervello, quando si verifica la plasticità e come la neuroplasticità può essere utilizzata per curare le malattie, prevenire l’invecchiamento e migliorare l’apprendimento.
Questo libro è ricco di storie dettagliate e ricerche empiriche che ci accompagnano attraverso decenni di progresso scientifico. Doidge mostra come diversi scienziati, medici e ricercatori hanno fatto le loro scoperte, come hanno testato e applicato le conoscenze appena acquisite e quali potenziali soluzioni sono ancora in fase di ricerca.
L’autore si tuffa anche in spiegazioni dettagliate di vari organi, sistemi sensoriali/motori e malattie/disabilità, per aiutarci a capire come si relazionano con le ultime scoperte nel campo delle neuroscienze.
Contrariamente a quanto accaduto per il libro di Pinker (citato sopra) Le guarigioni del cervello ha trovato il favore di tutti i più quotati neuroscienziati contemporanei, quindi possiamo affermare, con una buona dose di fiducia, che questo è uno tra i migliori libri di neuroscienze.
#7. “L’uomo che credeva di essere morto” – VS Ramachandran
- Ramachandran, Vilayanur S. (Autore)
Il famoso neuroscienziato Vilayanur S. Ramachandran, con il suo stile intuitivo “alla Sherlock Holmes”, approfondisce lo studio delle le connessioni tra corpo, mente e cervello.
Il metodo da lui adottato si basa sull’osservazione concreta di pazienti che, a causa di difetti genetici o di lesioni cerebrali, presentano sintomi stravaganti e in apparenza inspiegabili.
Tra i casi più singolari, quelli di chi, pur avendo subito l’amputazione di un arto, continua ad avvertirne vividamente l’anomala presenza, di chi “vede” le note musicali o sente il sapore degli oggetti che tocca, fino all’uomo che viveva credendo di essere morto.
Oltre agli esperimenti con gli arti fantasma, l’autore tratta il fenomeno affascinante chiamato “sinestesia“, i neuroni specchio, e l’autocoscienza.
Con il contributo di Ramachandran, si scopre qualcosa di nuovo sul funzionamento del cervello umano, e la sua straordinaria evoluzione dei neuroni, nell’incredibile viaggio che ha portato dai primati a Einstein.
Leggere questo libro ti aiuterà a capire come il cervello plasma la percezione sia del mondo esterno che di noi stessi.
*Ho parlato di neuroni specchio nel post: Neuroni specchio. Come capiamo ciò che fanno gli altri
#8. “Perchè dormiamo” di Matthew Walker
- Editore: Espress Edizioni
- Autore: Matthew Walker , Eva Filoramo
- Collana: Visioni della scienza
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2019
L’autore sostiene che il sonno è uno degli aspetti più importanti ma meno compresi della nostra vita. In qualità di professore di neuroscienze a Berkeley, Matthew Walker descrive come la scienza moderna ci ha permesso di comprendere che il sonno è la chiave per una buona salute fisica e mentale.
La privazione del sonno è associata a scarse prestazioni cognitive e a malattie come la demenza. È importante sottolineare che ci sono modi in cui puoi migliorare il tuo sonno e Matthew Walker li descrive in questo libro.
“Più breve è il tuo sonno, più breve è la tua vita” sostiene Matthew Walker. Le principali cause di malattia e morte nelle nazioni sviluppate come malattie cardiache, obesità, demenza, diabete e cancro, secondo Walker hanno tutte connessioni causali con la mancanza di sonno.
“Gli esseri umani non dormono come previsto dalla natura. Il numero di attacchi di sonno, la durata del sonno e quando si verifica il sonno è stato completamente distorto dalla modernità” scrive Matthew Walker.
L’autore spiega come possiamo sfruttarne gli straordinari poteri per cambiare in meglio le nostre vite. Un libro che trasformerà il modo di vedere il sonno e i sogni e di apprezzarne il valore.
#9. “Il Cervello istruzioni per l’uso” di John Medina
Un cervello voluminoso come il nostro è un organo molto esigente: pur costituendo appena il 2 per cento della massa corporea, divora il 20 per cento dell’energia disponibile.
Sappiamo molte cose, sul nostro cervello, ma è ancora troppo poco. Come funziona? Di che cosa ha bisogno per funzionare al meglio? Perché è in grado di imparare così bene? Perché è così incline a dimenticare selettivamente?
John Medina, biologo molecolare specializzato nello studio dei geni implicati nello sviluppo cerebrale e nei disordini psichiatrici, per anni ha svolto ricerche sulle misteriose connessioni tra geni e comportamento.
Lo scenziato supporta la tesi che per massimizzare il potenziale intellettuale occorre: esercitarsi, sfruttare l’apprendimento multisensoriale, dormire a sufficienza ed evitare lo stress cronico.
*Ho parlato di questo libro nel post: 8 Regole chiave per massimizzare il nostro cervello
#10. “Prevedibilmente Irrazionale” di Dan Ariely
- Ariely, Dan (Autore)
Questo è un libro importante che parla della natura imperfetta di molte nostre decisioni. Temo che in italiano attualmente non sia disponibile, il prezzo riportato nel banner è un tantino fuori budget…in inglese lo trovi come Predictably Irrational.
Il libro esamina vari Bias cognitivi che influenzano molte delle nostre decisioni. In sostanza Dan Ariely dimostra come il cervello primitivo governa il processo decisionale sotto la soglia della coscienza.
Ariely ha raccolto una vera e propria collezione di quotidiane scelte sbagliate. Dalle conseguenze dell’eccitazione sessuale alle strategie di esposizione delle merci in vetrina, ha scoperto che anche i comportamenti più insensati hanno una logica, radicata nel nostro essere animali più emotivi che razionali.
Ci sono molti esempi per dimostrare che le persone lavoreranno più per una causa che per i soldi, sostiene Ariely, quindi tienilo a mente la prossima volta che creerai una campagna promozionale.
*Ho parlato di questo libro nel post: I 7 Principali Bias Cognitivi. Gli aspetti psicologici su cui fa leva il Neuromarketing
#11. “Pensieri Lenti e Veloci” di Daniel Kahneman
- Kahneman, Daniel (Autore)
Libro fondamentale per la psicologia moderna e sicuramente tra i migliori libri di neuromarketing, perché tutte le teorie del neuromarketing sono state influenzate da questo testo.
A lungo in vetta alle classifiche americane il libro del premio Nobel Daniel Kahneman accompagna il lettore in un viaggio che spiega i due fondamentali meccanismi della mente umana: da una parte l’intuito, la scelta irrazionale, il pensiero immediato; dall’altra la logica, la razionalità, la scelta meditata.
In questo libro Daniel Kahneman espone le sue idee in merito al giudizio e al processo decisionale, idee che sono state forgiate dalle scoperte compiute dalla psicologia negli ultimi decenni.
Kahneman esplora le straordinarie capacità, e anche gli errori e i pregiudizi, del “fast thinking”, un sistema di pensiero che influenza profondamente i nostri comportamenti e le dinamiche della società e dell’economia, così come dello “slow thinking”, pigro e più costoso in termini di energie psichiche, efficace quando risolve la distorsione delle scelte istintive.
Kahneman compone così una mappa completa della struttura e delle modalità di funzionamento del pensiero, fornendoci nel contempo preziosi suggerimenti per contrastare i meccanismi mentali “veloci”, che ci portano a sbagliare, e sollecitare quelli più “lenti”, che ci aiutano a ragionare.
*Ho parlato di questo libro nel post: La teoria dei due Sistemi di Pensiero di Daniel Kahneman
#12. “Alla ricerca della memoria” di Eric Kandel
- Kandel, Eric R. (Autore)
Grundfest, che introdusse Kandel alle neuroscienze, ascoltò pazientemente i suoi progetti di ricerca e poi gli diede il consiglio più importante della sua carriera: “Se vuoi capire qualcosa della mente devi studiare il cervello neurone per neurone”.
Questo approccio, lo studio delle basi cellulari e, successivamente, molecolari della memoria, ha infine portato Kandel a essere insignito del premio Nobel nel 2000.
Egli ha descritto in modo avvincente questo percorso di ricerca nella sua autobiografia Alla ricerca della memoria.
La memoria viene definita come la capacità di immagazzinare informazioni e di richiamarle alla mente. Essa ci permette di accedere consapevolmente al nostro passato.
Kandel inizialmente ha lavorato sull’ippocampo, una struttura cerebrale fondamentale per la memoria, che però si rivelò troppo complessa. Egli si mise quindi alla ricerca di un modello più semplice da studiare e, “così come aveva scelto sua moglie Denise basandosi sull’istinto, scelse inconsapevolmente come cavia la lumaca di mare, o aplysia”.
In un animale primitivo come questo i diversi aspetti della memoria si presentano come semplici archi riflessi formati da un piccolo numero di cellule nervose molto grandi che stabiliscono tra di loro una quantità visibile di contatti, le sinapsi.
Grazie alla semplicità delle connessioni è stato relativamente facile studiare alcuni aspetti dell’apprendimento nelle cellule nervose.
*Ho scritto un breve riassunto di questo libro al link: Eric Kandel. La ricerca della memoria e l’amnesia degli austriaci
Neuroscienze. 3 Libri più venduti online
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