Gli eredi di Milton Erickson hanno sviluppato il loro approccio personale basato sui principi che hanno derivato dal suo lavoro. In cambio, Milton Erickson è stato a sua volta influenzato dai suoi collaboratori.
Milton H. Erickson ha prodotto molti eredi intellettuali, alcuni di questi, tra i quali Jay Haley e Ernest Rossi, sono arrivati a dare contributi fondamentali nel campo della psicoterapia.
Il lavoro di Erickson ha certamente ispirato diverse scuole di psicoterapia: terapia strategica, terapia relazionale, terapia orientata alla soluzione, terapia delle relazioni del Sé, terapia delle possibilità, PNL (programmazione neurolinguistica) e terapia d’impatto.
Gli eredi di Milton Erickson, di norma, mettono il trattamento ipnotico al centro, spesso utilizzando induzioni formali. Altre scuole di psicoterapia derivate dal lavoro di Erickson mettono l’ipnosi in una posizione secondaria, affidandosi a tecniche derivate dall’ipnosi che hanno preso il nome di “ipnoterapia senza trance”.
Ci sono due branche principali di psicoterapia che sono state fortemente influenzate da Gregory Bateson, la prima è la terapia strategica e la seconda è la terapia interattiva.
Terapia Strategica
La Terapia Strategica fu sviluppata inizialmente da Jay Haley, uno dei componenti originari del progetto di ricerca Bateson al Mental Research Institute (MRI) di Palo Alto.
Haley ha pubblicato uno dei più importanti libri sulla psicoterapia, Terapie non comuni (1973). Questo libro sulle Terapie non comuni, che per essere ultimato richiese ad Haley 5 anni, esplora l’idea che i problemi psicologici si raggruppino in momenti di transizione nel ciclo vitale di una famiglia.
Jay Haley raggruppa i casi di Milton Erickson intorno a queste pietre miliari dello sviluppo: quando i figli lasciano casa, quando una persona si sposa o quando il primo figlio inizia ad andare a scuola.
Secondo molti autori Terapie non comuni è ancora il libro migliore da cui partire per iniziare ad imparare la terapia breve di tipo strategico di derivazione ericksoniana.
Haley definisce la terapia strategica come un tipo di approccio in cui il terapeuta ha un obiettivo in mente e lavora per raggiungerlo. Quest’idea dell’obiettivo non era molto ben vista ai tempi della pubblicazione del libro, tempi in cui erano in voga la terapia umanistica e quella psicoanalitica.
Haley enfatizzava l’obiettivo terapeutico che Erickson usava per rendere efficace la terapia e, al tempo stesso, de-enfatizzava l’uso dell’ipnosi.
L’approccio di Haley, la terapia strategica, poneva in primo piano le prescrizioni, elemento importante nel lavoro di Erickson.
*Se vuoi farti un’idea sulle prescrizioni della terapia strategica, leggi il post: Ansia | 25 Stratagemmi per allentare la tensione
Terapia interattiva
Il secondo ramo, anche questo fortemente influenzato dalla figura di Gregory Bateson, fu quello della terapia interattiva. Questa terapia divenne l’approccio caratterizzante del cosiddetto Gruppo di Palo Alto, che si costituì presso il Mental Research Institute.
Tra i membri di questo gruppo, meritano una particolare menzione Donald Jackson, Paul Watzlawick, John Weakland e Dick Fisch.
L’MRI rese popolare l’intervento di reframing con la pubblicazione del libro Change: la formazione e la soluzione dei problemi (Watzlawick, Weakland & Fisch, 1974), con cui gli autori proponevano un approccio sistemico, interattivo e spesso caratterizzato da tecniche paradossali.
Il modello del Mental Research Institute è stato poi seguito e sviluppato ulteriormente da diversi autori tra i quali Wendel Ray e Giorgio Nardone, che nel tempo hanno acquisito una notevole notorietà.
Tra gli eredi di Milton Erickson di Steve de Shazer, che si era formato con John Weakland, e non aveva mai incontrato il Dr. Erickson. Completati gli studi con Weakland, de Shazer insieme a Insoo Berg, sua moglie e collaboratrice, svilupparono la Terapia Centrata sulla soluzione.
Inoltre, de Shazer e Berg influenzarono un grande numero di terapeuti, tra i quali Yvonne Dolan, Michele Weiner-Davis, Bill O’Hanlon e Scott Miller. Lo stesso Miller fondò poi il suo approccio terapeutico chiamato Outcome-Informed Treatment.
Bill O’Hanlon, tra i principali eredi di Milton Erickson, dopo aver studiato direttamente con il dott. Erickson, venne poi influenzato dalla PNL (programmazione neurolinguistica) e, infine, fondò il suo approccio personale, detto “Possibility Therapy”: la terapia della possibilità.
Ernest Rossi
Il più profondo conoscitore di Erickson è indubbiamente Ernest Rossi. Rossi ha scritto più libri sul lavoro di Erickson di chiunque altro. Inizialmente, entrò in contatto con il Dr. Erickson come paziente.
Da terapeuta junghiano, Rossi scrisse un libro dedicato ai sogni ed Erickson, dopo averlo letto, ne riconobbe il notevole talento.
Con il tempo il Dr. Erickson e Rossi collaborarono a quattro libri che consistevano fondamentalmente negli insegnamenti riguardo la conduzione dell’ipnosi e dell’ipnositerapia impartiti dal Dr. Erickson allo stesso Rossi.
I libri per i quali Erickson e Rossi hanno collaborato sono: Ipnoterapia, L’uomo di febbraio, Tecniche di suggestione ipnotica e L’esperienza dell’ipnosi.
Rossi ha anche collaborato con altri per l’edizione di quattro libri basati sui trascritti dei seminari tenuti dal Dr. Erickson tra il 1950 ed il 1960. Tradotti in italiano per la casa editrice Astrolabio, vedi: Opere di Milton Erickson.
“La collezione completa dei lavori di Erickson”, pubblicata dalla Erickson Foundation Press, include tutti e otto i libri e volumi aggiuntivi.
Ernest Rossi è poi andato oltre rileggendo molto del lavoro di Erickson in chiave neurobiologica, sviluppando così il suo personale approccio, la genomica psicosociale.
Gli eredi di Milton Erickson, la PNL di Bandler e Grinder
Richard Bandler
e John Grinder sono stati i fondatori della programmazione neurolinguistica (PNL).
Grinder, un linguista, era un esperto della grammatica generativo-trasformazionale di Noam Chomsky. Elementi della grammatica generativo-trasformazionale sono stati usati come modello per spiegare gli schemi di Erickson.
Uno dei contributi centrali della PNL è stato quello di riuscire a descrivere pattern terapeutici di eccellenza. Erickson è stato una stella polare per la PNL, ma anche Virginia Satir è stata un modello di eccellenza.
Il Milton model
Il Milton Model è uno strumento del linguaggio che Milton Erickson utilizzava con i propri pazienti per indurli a cambiare i loro schemi di comportamento. Il “modello” stato codificato da Richard Bandler e John Grinder che, osservando Milton Erickson all’opera, hanno potuto individuare alcuni pattern linguistici precisi, da poter decodificare e riproporre ad altri terapeuti per ottenere gli stessi strabilianti risultati di Erickson.Richard Bandler e John Grinder parlano per la prima volta di Milton Model nel libro I modelli della tecnica ipnotica di Milton H. Erickson, il secondo in ordine cronologico (1975) scritto sulla Programmazione Neuro Linguistica (PNL), un libro immenso per qualità e quantità di spunti, tecniche e strategie.
Il Milton Model contiene una serie di locuzioni e schemi di linguaggio che comprendono generalizzazioni, affermazioni ambigue e linguaggio indiretto. Tali schemi linguistici possono risultare indirettamente evocativi; in pratica permettono di “portare” la persona a guardarsi dentro di sé in modo che possa utilizzare l’immaginazione creativa.
Se in origine questo modello veniva utilizzato esclusivamente da Milton Erickson per guarire i suoi pazienti, attualmente questo modello viene proposto in svariati campi, dalla politica alla vendita, da persone che hanno seguito corsi di PNL.
*Ne ho parlato nel post: Il Milton Model
Altri eredi di Milton Erickson
Secondo Jeffrey Zeig, didatta a livello internazionale di ipnosi e psicoterapia, fondatore, direttore e presidente della Milton Erickson Foundation in Phoenix in Arizona, è impossibile elencare tutti i traguardi raggiunti dai vari validi terapeuti eredi di Milton Erickson, conosciuti anche come neo-ericksoniani.
Zeig afferma che ci sono tanti esperti internazionali che insegnano nei loro territori e che hanno pubblicato lavori dedicati ad Erickson e alla terapia ericksoniana nella loro lingua madre. Ne parla nel libro L’induzione dell’ipnosi.
Tra i terapeuti altamente qualificati, che arrivò al Dr. Erickson tramite la PNL e il lavoro di Bandler e Grinder, vi è Stephen Gilligan. Anch’egli in seguito sviluppò il suo approccio personale, definito come Self-Relation therapy.
Altri professionisti della PNL che ebbero esperienze formative dirette con Erickson sono Robert Dilts, Steve Andreas e David Gordon.
La terapia d’impatto, brillantemente sviluppata da Danie Beaulieu, canadese, e la terapia guidata dalla natura, sviluppata da George Burns, australiano, sono stati entrambi grandemente plasmati dalla filosofia ericksoniana.
Sidney Rosen ha scritto La mia voce ti accompagnerà, una collezione e un’analisi di storie didattiche del Dr. Erickson.
L’eredità di Milton Erickson
Anche se il Dr. Erickson è morto nel 1980, il suo lavoro è ancora promosso con passione e continua a progredire internazionalmente. C’è così tanto da imparare dai suoi sforzi che va ancora spiegato e catalogato. Ci sono molti modelli che Erickson usava che non sono stati ancora approfonditi adeguatamente.
Come afferma Jeffrey Zeig “Non capiamo ancora del tutto alcune sottigliezze che usava per avere un impatto terapeutico; come usava la prosodia e le alterazioni nel ritmo nell’intensità e nel registro della voce. È stato un esploratore che ha scavato nei modi in cui i canali di output comunicativo possono essere utilizzati per avere un effetto significativo”.
Eredi di Milton Erickson – Articoli consigliati:
- Gregory Bateson. L’ispiratore del Mental Research Institute di Palo Alto
- 8 Tecniche di Comunicazione Terapeutica di Paul Watzlawick
- 13 Stratagemmi Terapeutici di Giorgio Nardone
- 4 Libri fondamentali della scuola di Palo Alto. Psicoterapia Breve
- Il Milton Model. Codificato da Bandler e Grinder
- Eye Movement Integration Therapy di Steve Andreas
Bibliografia:
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