Last Updated on 19 Novembre 2024 by Samuele Corona
Le Migliori Frasi motivazionali, aforismi sulla vita, frasi sull’atteggiamento mentale, autostima, sport e felicità; con immagini e approfondimenti.
Che tu stia cercando di terminare un progetto, iniziare una nuova sfida o raggiungere un obiettivo della vita, allenare il tuo cervello per il successo può essere d’aiuto. Se ti circondi di persone che sposano la tua causa, sarai più motivato e otterrai di più.
L’imprenditore americano John Rohn una volta disse: “Sei la media delle cinque persone con cui trascorri più tempo“. Che sia vero o meno è discutibile, la realtà è che stare con il giusto tipo di persone può aiutarti a crescere.
Nessuno di noi può fare a meno di uniformare opinioni, convinzioni e abitudini a quelle persone con cui trascorre più tempo. Se non andiamo al passo di chi ci circonda, i nostri progetti appaiono eccessivi o quantomeno bizzarri.
Gli esseri umani sono fatti per adattarsi all’ambiente e agli altri esseri umani. Quindi sei libero di scegliere il gruppo/comunità che più ti si addice.
John Williams nel suo famoso libro Mollo tutto a tal proposito consiglia di crearsi dei Gruppi di Sostegno.
Devi creare un gruppo di sostegno di quattro o cinque persone con cui incontrarti con regolarità. Persone con cui condividi valori e progetti. Persone che ti incoraggino e ti sostengano, che non ti critichino giusto per il gusto di farlo. Persone a cui dovrai rispondere circa il progetto che intendete portare avanti.
51 Migliori Frasi motivazionali, aforismi sulla vita, autostima, sport, felicità
Ecco la lista delle migliori frasi motivazionali, aforismi sulla vita, frasi sull’atteggiamento mentale, autostima, sport e felicità; con immagini e approfondimenti.
#1. “Non importa quanto sei bravo perché puoi sempre migliorare” Tiger Woods
La storia del fenomeno del golf Tiger Woods è simile a quella di Mozart. Earl Woods era un esperto e appassionato golfista che ha cominciato a istruire suo figlio Tiger fin dalla nascita.
A sette mesi lo teneva sul seggiolone per ore a guardare il padre che tirava le palline in garage. Prima che Tiger compisse due anni, padre e figlio giocano e si allenavano regolarmente sul campo da golf.
Quando a 19 anni realizzò la sua prima straordinaria performance a livello internazionale, aveva alle spalle almeno 17 anni di pratica intensiva.
Tiger Woods non ha mai spiegato i suoi successi con il talento innato, ma solo con il duro addestramento: lavoro, lavoro e ancora lavoro.
Ne ho parlato nel post: Il falso mito del talento naturale | Da Mozart a Tiger Woods
#2. “La forza di volontà funziona come un muscolo, e come tale si può allenare” Roy Baumeister
Il famoso psicologo Roy Baumeister, autore del libro La forza di volontà. Come sviluppare i muscoli del successo sostiene che i principali problemi personali e sociali derivano dalla mancanza di autocontrollo.
Ma le persone possono resistere alle tentazioni e controllarsi? Sì. perché la forza di volontà funziona come un muscolo, e come tale si può allenare.
Le ricerche di Baumeister hanno svelato come il successo, una famiglia felice, la sicurezza economica, una salute di ferro, si basi su due presupposti, l’intelligenza e l’auto-disciplina e come lo si possa raggiungere in larga misura grazie al controllo di se stessi.
- Baumeister, Roy F.(Autore)
Ne ho parlato nel post: Perché la sola forza di volontà non basta nel sostenere il cambiamento
#3. “La mente è tutto. I muscoli sono solo un pezzo di gomma. Tutto ciò che sono, lo devo alla mia mente” Paavo Nurmi
Sviluppare una mentalità da campione consente, anche agli atleti più forti al mondo, di spiccare sugli altri e di ottenere la miglior prestazione nei momenti decisivi e più difficili della competizione.
Questi campioni sono la dimostrazione che le sole abilità atletiche non necessariamente conducono a una performance superiore sul campo: ciò che più conta è la preparazione mentale.
Molti psicologi dello sport, consulenti e coach di numerose squadre olimpiche e atleti internazionali di alto livello, rivelano che il blocco numero uno per le prestazioni atletiche spesso non è fisico ma mentale.
Sviluppare una mentalità da campione permette all’atleta di convertire il suo potenziale in performance e assicurarti un successo duraturo.
Come ha affermato Paavo Nurmi, vincitore di nove medaglie d’oro olimpiche: “La mente è tutto. I muscoli sono solo un pezzo di gomma. Tutto ciò che sono, lo devo alla mia mente”.
Ne ho parlato nel post: 5 Libri di Psicologia dello sport per sviluppare una mentalità da campione
#4. “Non ti arrendere mai. Di solito è l’ultima chiave del mazzo che apre la porta” Paulo Coelho
Paulo Coelho è considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Nato a Rio de Janeiro nel 1947, da adolescente era supponente e trasandato. Si rifiutò di aderire alla vita borghese che i genitori avevano programmato per lui.
I suoi genitori consideravano questo comportamento “follia” e così lo fecero ricoverare in ospedale psichiatrico in tre diverse occasioni, dove fu trattato con l’elettro-shock.
A vent’anni Coelho abbandonò l’università per viaggiare in Sud America; in seguito divenne giornalista. Dopo un pellegrinaggio a Santiago de Compostela, che gli cambiò la vita, decise di perseguire il suo sogno di diventare scrittore.
Prima che Coelho diventasse autore di best-seller è stato direttore teatrale, commediografo, hippy e autore di canzoni per alcune pop star brasiliane. Successivamente ha lavorato come giornalista e autore televisivo.
Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti in molti paesi. I lettori e i critici apprezzano in particolare il suo stile poetico, realistico e filosofico così come quel suo “linguaggio simbolico che non parla alla nostra testa ma al nostro cuore”.
Leggi anche: Paulo Coelho | 10 lezioni di vita contenute ne L’Alchimista
#5. “La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite” Marianne Williamson
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite.
È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere.
[La luce] non [è] solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.
Tratto da: “Ritorno all’amore” di Marianne Williamson
#6. “L’unica differenza tra voi e me è che voi potete vedere il mio handicap, ma io non posso vedere il vostro. Tutti noi ne abbiamo uno” Roger Crawford
Roger Crawford
aveva tutto quello che gli serviva per giocare a tennis, tranne due mani e una gamba. Quando i genitori di Roger videro per la prima volta il loro figlio, scorsero un neonato con una protuberanza simile a un pollice che sporgeva direttamente dall’avambraccio destro, oltre a un pollice e un a altro dito che spuntavano dall’avambraccio sinistro.
Il bambino non aveva i palmi e aveva le braccia e le gambe corte; sul piede destro rattrappito aveva solo tre dita e la gamba sinistra era come rinsecchita e in seguito gli sarebbe stata amputata. Il medico disse che Roger soffriva di ectrodattilia, un raro difetto congenito che colpisce soltanto un neonato su novantamila negli Stati Uniti.
Il medico spiegò che Roger probabilmente non sarebbe mai stato in grado di camminare né di essere autosufficiente. Fortunatamente i genitori di Roger non credettero al medico.
Roger adesso gira per gli Stati Uniti e tiene conferenze sulle doti dei vincenti.
Ne ho parlato nel post: Roger Crawford | Il primo tennista con una grave disabilità
#7. “Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo sfidati a cambiare noi stessi” Viktor Frankl
Tra il 1942 e il 1945 Viktor Frankl lavorò in quattro diversi campi di concentramento, tra cui Auschwitz, mentre i suoi genitori, il fratello e la moglie morirono.
Sulla base della propria esperienza, Frankl sostiene che non possiamo evitare la sofferenza, ma possiamo scegliere come affrontarla, trovare un significato in essa e andare avanti con uno scopo rinnovato.
La teoria di Frankl, nota come Logoterapia sostiene che la nostra spinta primaria nella vita non è il piacere, come sosteneva Freud, ma la scoperta e la ricerca di ciò che troviamo personalmente significativo.
Al momento della morte di Frankl (1997) L’uomo in cerca di senso tradotto in 24 lingue, aveva venduto oltre 10 milioni di copie.
- Frankl, Viktor E.(Autore)
Ho scritto un riassunto del libro di Frankl al link: Viktor Frankl | Uno psicologo nei lager | #Riassunto
#8. “Dentro di noi, possediamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per far fronte alle nostre sfide evolutive” Milton H. Erickson
All’età di 17 anni, Milton Erickson contrasse la poliomielite che lo lasciò con disabilità permanenti. Essendo stato a lungo interessato all’ipnosi, esplorò il potenziale dell’auto-guarigione.
Cominciò col rievocare “ricordi” dell’attività muscolare del proprio corpo. Concentrandosi sulla tecnica ipnotica, imparò lentamente a contrarre i muscoli per riprendere il controllo del suo corpo fino al punto in cui fu finalmente in grado di parlare e usare le braccia.
Ancora incapace di camminare, decise di allenare ulteriormente il suo corpo imbarcandosi, da solo, in un viaggio in canoa di mille miglia con pochi dollari. Dopo questo viaggio estenuante, è stato in grado di camminare con un bastone che ha usato per tutta la sua vita adulta, rimanendo costretto su una sedia a rotelle solo nell’ultimo decennio di vita.
Dopo aver recuperato la capacità di camminare, ha frequentato l’Università del Wisconsin e ha conseguito una laurea sia in psicologia che in medicina. È riconosciuto come uno dei più importanti psicoterapeuti e ipnoterapeuti del Novecento.
Leggi anche: Ipnosi. L’approccio terapeutico di Milton Erickson
#9. “Se si riesce a migliorare dell’1% ogni giorno per un anno, si finirà per essere 37 volte migliori” James Clear
È molto facile sopravvalutare l’importanza di un momento cruciale e sottovalutare i piccoli miglioramenti che si possono fare giorno dopo giorno.
Troppo spesso ci convinciamo che grandi risultati richiedano grandi azioni: che si tratti di perdere peso, di avviare un’attività lavorativa, di scrivere un libro, di vincere un campionato o di raggiungere qualunque altro obiettivo, sottoponiamo noi stessi a una forte pressione per ottenere “lo sconvolgente miglioramento di cui tutti parleranno”.
Invece un miglioramento dell’1 per cento non è di particolare rilievo, certe volte non è nemmeno percepibile, ma può essere molto più significativo, specialmente nel lungo periodo.
Ne ho parlato nel post: Dave Brailsford | Miglioramento 1% applicato allo sport
#10. “Chiunque può essere felice, ma rendersi infelici è una cosa che si impara” Paul Watzlawick
Paul Watzlawick
era un rappresentante del costruttivismo, la famosa scuola di pensiero fondata sulla tesi che ogni essere umano costruisce la sua personale realtà.
Il libro Istruzioni per rendersi infelici di Paul Watzlawick è considerato da molti uno tra i migliori libri sul tema della “conoscenza”.
Il numero di persone che con le proprie mani costruiscono con estrema maestria la propria infelicità è altissimo. Oggi il rendersi infelici è diventata una vera e propria arte che con abilità mettiamo in campo ogni giorno della nostra vita soprattutto con la tecnica della profezia che si auto-avvera.
Ne ho parlato nel post: 3 Vantaggi del Costruttivismo di Paul Watzlawick
#11. “Se siete bloccati, l’umorismo è la via più rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla” Richard Bandler
Richard Bandler
, creatore, insieme a John Grinder, della PNL, da giovane studente di matematica analizzò il lavoro di Fritz Perls (Fondatore della Gestalt Therapy) per il quale riordinò appunti e trascrizioni per la pubblicazione del libro Eyewitness To Therapy.
Nel medesimo periodo incominciò a lavorare anche a fianco di Virginia Satir famosissima psicoterapeuta familiare. Bandler incontrò John Grinder all’Università di Santa Cruz con cui pubblicò i libri “pilastri” della PNL La Struttura della Magia, I Modelli della Tecnica Ipnotica di Milton H. Erickson e lo straordinario Ipnosi e Trasformazione.
Da oltre 30 anni, Bandler viaggia per il mondo tenendo corsi di formazione in PNL e lavorando alla ricerca di risorse per il miglioramento personale e professionale.
Richard Bandler è inoltre il fondatore del nuovo e potente modello di tecniche chiamato “Design Human Engineering” e del “Neuro Hypnotic Repatterning” una metodologia che utilizza particolari modelli linguistici per creare cambiamento.
- Editore: Unicomunicazione.it
- Autore: Richard Bandler , Alessio Roberti , Owen Fitzpatrick
- Collana:
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2020
Ho parlato di Richard Bandler nel post: 7 Principi della PNL di Richard Bandler
#12. “Per fare bene le cose che decidiamo di fare, dobbiamo eliminare tutte le circostanze trascurabili” Steve Jobs
Come chiarisce Walter Isaacson nella biografia del fondatore di Apple, Steve Jobs si concentrava sempre su un numero limitato di prodotti e caratteristiche essenziali, le funzioni che sarebbero state usate per la maggior parte del tempo, e ignorava tutto il resto.
Nel 1997, quando Jobs rientrò in azienda, la Apple versava in uno stato di forte crisi, che si avvicinava all’insolvenza: restavano appena cinque settimane di flusso di cassa, ma Jobs si diede a tagliare modelli e prodotti. Ne eliminò il 70 per cento.
“Siete gente brillante”, disse a un gruppo-prodotto, “e non dovreste sprecare il vostro tempo su schifezze simili”. Fu così che Apple abbandonò tutti i prodotti non essenziali, compresi stampanti, server e l’assistente personale digitale Newton.
Concentrandosi solo sul 30% dei prodotti che generavano profitto e scartando il 70% in perdita, Jobs salvò l’azienda. Una volta identificati i prodotti cruciali di Apple, Jobs si apprestò ad applicare il Principio di Pareto alle loro caratteristiche.
- Editore: Mondadori
- Autore: Walter Isaacson , Paolo Canton , Laura Serra , Luca Vanni
- Collana: Oscar absolute
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2017
Ne ho parlato nel post: Principio di Pareto 80/20 | La filosofia del marketing Apple
#13. “Tutto ciò che vuoi è dall’altra parte della paura” Jack Canfield
Jack Canfield è autore di best seller, è uno dei Maestri presenti sul best seller The Secret ed è il co-creatore della fenomenale serie Chicken Soup for the Soul (Brodo caldo per l’anima), al primo posto nella lista di bestseller del New York Times, della quale finora sono state pubblicate oltre 100 milioni di copie.
Canfield racconta come il suo primo libro scritto a quattro mani con Mark V. Hansen venne rifiutato da ben 144 case editrici perché, secondo gli editori, ai lettori non interessavano le raccolte di racconti brevi e che il titolo “Brodo caldo per l’anima. Storie che scaldano il cuore e confortano lo spirito” era troppo stupido.
L’agente di Canfield si scoraggiò a tal punto che gli restituì il libro, dicendo che non poteva venderlo. Alla fine, una piccola casa editrice di Beerfield Beach, in Florida, decise di esaminare seriamente il libro e un mese dopo decise di pubblicarlo.
Quando il libro fu finalmente pubblicato nel luglio 1993, non riscosse un successo immediato. Fu solo un anno dopo che raggiunse le prime posizioni tra i libri più venduti. E fu durante quell’anno che Mark Hansen e Jack Canfield inventarono quella che si sarebbe chiamata la “Regola del cinque”.
Ne ho parlato nel post: Produttività | La regola del cinque di Jack Canfield
#14. “C’è più sulla superficie di quanto i nostri occhi possano gestire” Aaron Beck
era uno psicanalista freudiano tradizionale, il quale aveva notato che i suoi pazienti spesso gli esponevano idee in qualche modo collegate a ciò che temevano lui pensasse di loro. Tali paure prendevano forma parallelamente a tutti gli altri pensieri connessi ai loro problemi più gravi.
Nel suo autorevole testo, Principi di Terapia Cognitiva Beck descrive il processo per cui i suoi pazienti davano voce ai pensieri casuali che passavano loro per la testa durante le sedute.
Apparentemente, il paziente parlava di un suo particolare problema, per esempio la paura di morire, ma nel frattempo formulava pensieri su Beck, tipo: “Gli sono antipatico?”,”Scommetto che mi giudica male”, “Sto facendo buona impressione?”, “Funzionerà?”, “ Sono soldi ben spesi?” etc.
I “pensieri automatici negativi” sono il chiacchiericcio costante che pervade la nostra mente, 24 ore su 24, sette giorni su sette: idee negative, commenti, brutti pensieri su noi stessi. Sono rimproveri costanti che minano nostra sicurezza e la nostra autostima.
Quando Aaron Beck applicò un modello cognitivo alla terapia, scoprì che aiutare i suoi pazienti a riconoscere e valutare quanto realistiche o distorte fossero le loro percezioni era il primo passo per superare la depressione.
Secondo la terapia cognitiva di Beck, il paziente può rendersi conto di quanto sia distorta la sua percezione esaminando “gli errori di pensiero” e confrontandoli con una visione oggettiva, razionale, della stessa situazione.
- Beck, Judith S.(Autore)
Ne ho parlato nel post: 10 Errori di Pensiero secondo la Terapia Cognitiva
#15. “Il fallimento non esiste, esistono solo i risultati” Anthony Robbins
Anthony “Tony” Robbins è uno tra i formatori più conosciuti al mondo per le tematiche che riguardano la crescita personale e la psicologia del cambiamento.
Esperto di PNL (programmazione neuro linguistica) e di ipnosi ericksoniana, Tony Robbins è famoso sia per i suoi libri, che per i suoi corsi sulla comunicazione, sulla leadership e sulla motivazione. Milioni di persone di ogni parte del pianeta hanno tratto benefici dai suoi insegnamenti.
Robbins è stato il coach di molte persone famose, dirigenti di grandi aziende, politici di primo piano e atleti campioni del mondo. Tra essi l’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, e Donald Trump.
È anche un imprenditore di grande successo ed è molto attivo nel sociale. È stato inserito nella Top 200 dei guru del business e nella Top 50 degli intellettuali del business nel mondo da parte di Accenture (Institute for Strategic Change).
- Robbins, Anthony(Autore)
Leggi: 10 Comandamenti di Anthony “Tony” Robbins
#16. “Fino a che pensi che il problema stia là, quello stesso pensiero è il problema” Stephen Covey
Stephen Covey è stato è stato l’autore più influente per quanto riguarda temi del miglioramento personale e tecniche di successo in campo manageriale. Milioni di persone in tutto il mondo hanno partecipato alle sue conferenze.
Fondatore di due società, è stato professore ad Harvard di comportamento organizzativo e gestione degli affari.
Il suo primo libro, Le 7 regole per avere successo, ha venduto oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato nominato tra i migliori 20 libri di business da Forbes e il più influente libro di business del 20° secolo dalla rivista Chief Executive.
Una metafora molto nota di Covey è quella del conto corrente emozionale che come moneta utilizza la qualità e la quantità di emozioni che siamo in grado di scambiare con gli altri.
Ogni volta che dedichiamo attenzioni, comprensione e tempo ad una persona stiamo versando sul nostro conto corrente emozionale. Ogni volta che ci dimentichiamo di ringraziare, di dedicare le giuste attenzioni a chi ci sta attorno, stiamo prelevando.
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Ho inserito Le 7 regole per avere successo nella lista lettura Crescita personale. I 10 libri più venduti di sempre
#17. “Meglio dieci anni di negoziazione di un solo giorno di guerra” Andrej Gromyko
Andrej Andreevič Gromyko
, il più grande diplomatico dell’era sovietica, fu ministro degli Affari Esteri dell’Unione Sovietica tra il 1957 e il 1985. Soprannominato in Occidente “Mister Niet” (signor no) per il duro spirito di negoziatore, Gromyko aveva un’ottima padronanza delle tecniche della Scuola di Negoziazione del Cremlino.
La Scuola di Negoziazione del Cremlino ha la fama di essere una delle scuole di negoziazione più dure e crudeli che siano mai esistite. Questa scuola è nata negli anni Venti del secolo scorso nell’Unione Sovietica e continua ad avere sostenitori e seguaci.
La capacità di condurre negoziati in modo duro e talvolta anche crudele era una caratteristica essenziale di tutti i diplomatici di quell’epoca. Su quali principi si fonda la Scuola di negoziazione del Cremlino?
Ne ho parlato nel post: I 5 postulati della Scuola di negoziazione del Cremlino
#18. “Alcune azioni accrescono il potere, altre lo riducono. Si tratta di perseguire le prime ed evitare le seconde” Robert Greene
Qualcuno è attratto dal potere ma, dopo averlo conquistato con grande abilità, lo perde per qualche errore imperdonabile. Altri, sulla strada del potere, si spingono oltre le proprie possibilità: vanno troppo avanti. Oppure, spesso, rimangono indietro e perdono perché osano troppo poco.
E poi ci sono quelli che sanno cavalcare il potere e riescono a utilizzarlo senza sbagliare una mossa: ogni loro gesto, con istintiva intelligenza, è in armonia con le 48 leggi che lo governano.
Scrittori e filosofi si sono interrogati lungamente sulle leggi che reggono il potere. Hanno cercato di far affiorare, dai successi e dalle sconfitte di chi ci ha preceduto, indicazioni che possano guidarci nel nostro quotidiano.
Robert Greene ha analizzato trenta secoli di storia del potere, dal pensiero dei più profondi strateghi, dall’esperienza di guerrieri e leader carismatici, conquistatori di nazioni e manipolatori di folle.
- Editore: Baldini + Castoldi
- Autore: Robert Greene , Joost Elffers , Enrica Angelini , Paola Bua , Rita Manganello , Miranda Menga
- Collana: I saggi
- Formato: Libro rilegato
- Anno: 2018
Ne ho parlato nel post: Le 48 leggi del potere | La lista delle leggi di Robert Greene. Riassunto#
#19. “Ciò che la mente dell’uomo può concepire e credere, può raggiungere” Napoleon Hill
Da giovane reporter, Oliver Napoleon Hill ottenne un lavoro che gli cambiò la vita. Il magnate dell’acciaio Andrew Carnegie incaricò Hill di creare una raccolta dei principi di successo di grandi uomini d’affari e leader del suo tempo. Hill intervistò tra gli altri Theodore Roosevelt, Thomas Edison e John D. Rockefeller.
Terminate le sue interviste, Hill pubblicò Pensa e arricchisci te stesso nel 1937, considerato “il classico” del genere motivazionale che ha venduto oltre 70 milioni di copie in tutto il mondo.
Poco dopo, Hill incontrò l’uomo d’affari W. Clement Stone co il quale produsse una serie di libri, corsi, programmi radiofonici e televisivi.
Napoleon Hill ha definito i suoi insegnamenti “La filosofia del Successo”, considerando la libertà, la democrazia, il capitalismo e l’armonia come suoi elementi portanti, senza i quali la realizzazione personale non è possibile.
La frase che ha reso celebre Hill è: “Ciò che la mente umana è in grado di concepire e credere, può anche realizzarlo”.
Ho inserito Pensa e arricchisci te stesso nella lista lettura Crescita personale. I 10 libri più venduti di sempre.
#20. “Non farti distrarre dalle critiche. Ricorda che il solo assaggio del successo che hanno molte persone è quando ne mordono un pezzo da te” Zig Ziglar
Dopo aver prestato servizio nella Marina durante la seconda guerra mondiale, Zig Ziglar ha frequentato l’Università della Carolina del Sud. Divenne un venditore di successo molto noto, tanto che gli fu chiesto di condividere la sua esperienza per formare importanti gruppi di vendita.
In breve tempo si affermò come oratore e trainer di successo. Zig Ziglar è il classico motivatore americano, con un mindset sempre positivo, anche se non ha paura di ammettere che la vita è piena di “limoni” (esperienze difficili). La grande arte di vivere, sta nel trasformare “i limoni in limonata”, usando i tempi difficili come leva per allontanarti da quello che non accetterai più.
Attraverso l’integrità, il duro lavoro e il servizio, secondo Ziglar si arriva a un punto in cui si ottiene ciò che si vuole.
Autore di oltre 25 libri, tra cui il suo best-seller Ci vediamo sulla cima, Ziglar offre materiali per lo sviluppo personale e professionale con istruttori certificati attraverso la sua società di formazione multinazionale Ziglar Inc.
Ho parlato dei 6 Punti fondamentali di Zig Ziglar nel post: Zig Ziglar ci vediamo sulla cima
#21. “Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere” Carl Gustav Jung
Carl Gustav Jung
(1875-1961), medico e psicologo svizzero, è stato uno dei maggiori pensatori del ventesimo secolo. Egli aderì dapprima alle teorie di Sigmund Freud, allontanandosene nel 1913 per fondare la scuola della “Psicologia Analitica”, o “psicologia del profondo”.
Il suo obiettivo è sempre stato quello di aiutare uomini e donne a conoscere se stessi, in modo che attraverso questa conoscenza potessero condurre una vita piena, ricca e felice.
Il pensiero di Jung ha arricchito la moderna psicologia più di quanto possiamo immaginare. Ad esempio, termini ora familiari come “estroverso”, “introverso” e “archetipo” sono tutti concetti junghiani, presi a prestito e spesso deformati nell’uso di altri.
Il suo massimo contributo alla comprensione psicologica è dato dal concetto di inconscio: esso non è “una specie di ripostiglio di desideri repressi”, ma un mondo vero e proprio che è altrettanto vitale e reale nella vita dell’individuo quanto lo è il mondo conscio, e infinitamente più esteso e più ricco di esso.
Leggi: La Sincronicità di Jung | Cosa sono le Coincidenze Significative
#22. “Gli ottimisti vivono più a lungo e realizzano più cose” Martin Seligmam
Nel 2011 Martin Seligman si rende conto che la soddisfazione di vita non può essere un buon indicatore e che al centro della Psicologia Positiva non può più esserci la felicità, ma introduce il costrutto più ampio di Benessere.
Si tratta di un costrutto non direttamente misurabile, operazionalizzato attraverso più elementi, comprensivi di tutto ciò che le persone scelgono per il proprio valore intrinseco.
L’oggetto della Psicologia Positiva diviene pertanto un costrutto, il benessere, che a sua volta contiene degli elementi misurabili. Ognuno di questi elementi è una cosa reale e contribuisce al benessere, ma nessuno di essi lo definisce.
Gli elementi del benessere non sono semplici autovalutazioni di pensieri e sensazioni. Ogni elemento del benessere, per essere tale, deve possedere tre proprietà.
- Martin E. P. Seligman, .(Autore)
Ne ho parlato nel post: Dalla Felicità Autentica al Benessere. L’evoluzione della Psicologia Positiva
#23. “Le uniche persone che non falliscono mai sono quelle che non provano mai” Og Mandino
Celebre oratore e scrittore motivazionale con oltre 50 milioni di copie di libri venduti in tutto il mondo, Og Mandino era un tempo alcolizzato e fallito.
Da giovane, veterano della Seconda Guerra Mondiale, Mandino cadde nella disperazione e nella povertà. La sua vita prese una svolta positiva grazie alla scoperta del lavoro di autori di successo quali W. Clement Stone e Napoleon Hill.
Fallito nel suo primo lavoro nel settore delle vendite di assicurazioni ma determinato ad avere successo, ci provò una seconda volta armato dei principi e delle tecniche che aveva assorbito dalla lettura di centinaia di libri. Nel giro di un anno batteva tutti i record di vendite e fu promosso responsabile.
Un opuscolo che ha scritto sulle vendite gli ha procurato un lavoro come redattore di Stone’s Success Unlimited.
Nel giro di 10 anni Mandino trasformò questo opuscolo in una rivista nazionale e divenne autore di 22 libri, tra cui il suo più famoso, Il più grande venditore del mondo.
Ho parlato di Og Mandino nel post: 10 Autori di Crescita Personale | I Classici
#24. “Diventare un leader è la scelta più importante che si possa fare. Di fatto, è la decisione di uscire dal buio per entrare nella luce” Deepak Chopra
La leadership di cui parla Deepak Chopra non è la leadership com’è stata tradizionalmente definita.
Secondo la vecchia definizione, il comando appartiene a una minoranza. In un gruppo la persona scelta come leader può risultare la più gradita al pubblico, la più sicura di sé o la più spietata. Secondo questi parametri non tutti sono adatti a comandare.
Quando il più forte e senza scrupoli emerge sullo scenario mondiale ci ritroviamo guidati da re e generali autocrati e dittatori, premier e presidenti affamati di potere. L
a storia trama per costruire miti, che sono basati sul carisma personale, ed è solita insinuare un’atmosfera che evochi la predestinazione, ma questi parametri di valutazione della leadership non sono più tollerabili.
Nessuna delle qualità qui menzionate indica che un leader voglia davvero migliorare le vite di coloro che lo seguono. Ci sono altrettante buone probabilità che un tale governo porti miseria, conflitto e oppressione. Le vecchie definizioni di leadership esaltano il potere e l’uso di questo è sempre stato direttamente collegato al suo abuso.
Secondo Deepak Chopra: i grandi leader sono coloro che possono rispondere ai propri e altrui bisogni dal più alto livello dello spirito con una visione creativa e con un senso di unità con il popolo che guidano.
Ne ho parlato nel post: Deepak Chopra | Come sviluppare le qualità per diventare un leader ispirato
#25. “Le più grandi gioie della vita vengono solo dalla consapevolezza di non essere speciali. Perché tutti lo siamo” David McCullough
Il primo giugno 2012 il professor David McCullough parla alla cerimonia di consegna dei diplomi alla Wellesley High School dove insegna letteratura. Il suo è un discorso originale, divertente e provocatorio: in poco tempo il video di questa straordinaria lettera d’amore agli studenti finisce su YouTube, fa il giro del mondo e viene visualizzato da oltre due milioni di persone.
Quelle parole diventano così il manifesto controcorrente per una vita in cui la felicità valga più del successo ottenuto a ogni costo, un’esortazione a cercare di raggiungere i propri obiettivi e non quelli imposti dalla società, un invito ad affrontare la vita seguendo i propri sogni e le proprie passioni.
David McCullough si rivolge a quei giovani che stanno per diventare adulti, troppo spesso vittime inconsapevoli delle buone intenzioni dei genitori, e a tutti coloro a cui sta a cuore l’adolescenza, il periodo più importante della nostra vita.
McCullough insiste sull’importanza e il ruolo della lettura, dell’immaginazione e dalla conoscenza in un mondo sempre più individualista, e ci ricorda che le più grandi gioie della vita vengono solo dalla consapevolezza di non essere speciali. Perché tutti lo siamo.
Ne ho parlato nel post: David McCullough | Il discorso : Ragazzi, non siete speciali!
#26. “La cosa peggiore che vi può succedere è pensare di sapere già tutto. Non smettete mai di studiare” Arnold Schwarzenegger
Arnold Schwarzenegger, attore, politico, imprenditore, produttore cinematografico ed ex culturista; nel libro di Timothy Ferris “Il segreto dei giganti” racconta come non sarebbe mai arrivato da nessuna parte senza l’aiuto, l’appoggio e l’ispirazione degli altri.
“Avevo un grande sogno, e avevo il fuoco dentro ma non sono un self-made man. Ho ricevuto tantissimi aiuti” dice Schwarzenegger.
L’insegnamento che possiamo trarre dalla testimonianza di Arnold Schwarzenegger è che tutti abbiamo bisogno dell’aiuto, dell’appoggio e l’ispirazione degli altri. Senza questi, gli ingranaggi della mente si inceppano, e restiamo bloccati, senza più un posto dove andare.
Ne ho parlato nel post: Il segreto del successo di Arnold Schwarzenegger
#27. “Pensa autonomamente, metti in discussione le autorità” Timothy Leary
Timothy Leary
(1920-1996) fu uno psicologo americano diventato un’icona della controcultura degli anni ’60. Citato in dischi, libri, canzoni, è stato famoso anche per aver coniato lo slogan più popolare di quel periodo: “Accenditi, sintonizzati, lasciati andare” (Turn On, Tune In, Drop Out).
Nel 1960 Timothy Leary accettò l’incarico dell’Università di Harvard di avviare nuovi programmi di ricerca per la “Modifica Comportamentale”.
Leary era convinto che la malattia mentale si potesse curare, che drastiche limitazioni delle funzioni intellettive ed emotive dell’uomo fossero provocate dall’imprinting di programmi di pensiero e dal condizionamento di circuiti neurali che causavano cattive prestazioni mentali.
La “malattia professionale” che Timothy Leary aveva scelto di curare era la natura umana.
Gli esperimenti ad Harvard suggerirono che l’LSD potesse aprire il cervello a una riprogrammazione, così Leary e il suo collega Richard Alpert collaudarono le ipotesi in una serie di esperimenti controllati.
Ne ho parlato nel post: Timothy Leary | Lo psicologo psichedelico che voleva curare con l’LSD
#28. “Quando voi vi trasformate, il vostro mondo si trasforma, perché il mondo è solo un riflesso” Eckhart Tolle
Il New York Times ha definito Eckhart Tolle “l’autore di spiritualità più famoso d’America”.
La tesi principale di Eckhart Tolle è che l’ego umano alimenta un pericoloso ciclo di violenza e distruzione all’interno di ogni persona e nel mondo in generale.
Imparare la natura distruttiva dell’ego è essenziale per lasciarlo andare e sperimentare la soddisfazione del Non giudizio, della Non resistenza e del Non attaccamento.
Questo è in sostanza, secondo Eckhart Tolle, il modo migliore per raggiungere sia la gioia interiore che una maggiore pace nel mondo.
- Eckhart Tolle(Autore)
Leggi: Eckhart Tolle | 6 Esercizi Mindfulness per sviluppare la concentrazione
#29. “Il successo viene raggiunto da coloro che provano e continuano a provare con un atteggiamento mentale positivo” W. Clement Stone
William Clement Stone
è stato un magnate delle assicurazioni, filantropo, editore, autore di best seller e pioniere dello sviluppo personale.
Cresciuto senza padre e senza un soldo nel South Side di Chicago, Stone ha iniziato a vendere giornali all’età di 6 anni e a 13 anni possedeva un’edicola tutta sua.
A 16 anni, Stone ha lasciato il liceo ed è entrato a lavorare nel settore delle assicurazioni. Nel corso degli anni ha frequentato i corsi serali per conseguire il diploma e alcuni corsi universitari.
Nel 1922 fondò quella che sarebbe diventata la Combined Insurance Company of America. Inculcò nei dipendenti l’importanza di un atteggiamento mentale positivo e l’azienda crebbe costantemente.
Nel 1952 Stone strinse una collaborazione con Napoleon Hill, producendo alcuni libri (tra cui Il successo attraverso l’atteggiamento mentale positivo), corsi, programmi radiofonici, televisivi e la rivista Success Unlimited.
Nel 1979 l’azienda di Stone ha superato il miliardo di dollari di fatturato. Nel 1980 è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace. Quando morì all’età di 100 anni, Stone aveva donato in beneficenza circa 275 milioni di dollari.
Ho parlato di William Clement Stone nel post: 10 Autori di Crescita Personale | I Classici
#30. “Il cambiamento è possibile, ma deve partire dall’accettazione di se stessi” Alexander Lowen
L’Analisi Bioenergetica
è considerata dalla maggioranza delle persone un approccio che integra il corpo nel processo analitico.
Alexander Lowen, fondatore dell’analisi bioenergetica, costruì le fondamenta del suo approccio clinico basandosi sulla terapia corporea di Reich sviluppando le concezioni di: carattere, motilità, armatura e sessualità.
Alexander Lowen seguì gli studi e la terapia con Reich e nel 1956 fondò un istituto proprio, separato da quello dei reichiani. Egli ha sempre riconosciuto il debito nei confronti di Reich, pur affermando, fin dall’inizio, la sua diversità.
Per Lowen vedere una persona significa vederne l’aspetto complessivo, la forma e la configurazione generale delle tensioni muscolari, elementi rivelatori del carattere, nonché le specifiche tensioni muscolari e i blocchi del flusso energetico. Queste sono le qualità che rivelano la storia dell’individuo ed il suo carattere.
Sulla base di questa percezione globale della persona, Lowen nel 1958 pubblicò il suo primo libro “Il linguaggio del corpo” dove le basi della teoria e dell’analisi bioenergetica erano già tutte presenti.
Ne ho parlato nel post: Analisi Bioenergetica di Alexander Lowen: I principi fondamentali
#31. “Ci piace pensare ai nostri campioni e idoli come supereroi nati diversi da noi. Non ci piace pensare a loro come persone relativamente normali che si sono rese straordinarie” Carol Dweck
Ciò che siamo e quello che otteniamo non è solo frutto delle nostre abilità innate, ma soprattutto del modo in cui ci approcciamo ai nostri obiettivi.
L’intelligenza, le qualità e le attitudini di base, i punti di debolezza, gli interessi e la stessa forma mentis con cui vediamo noi e il mondo non sono infatti da considerare come elementi ereditari e immutabili, ma possono essere modificati col tempo e con l’impegno.
Il nostro sviluppo, il modo in cui interpretiamo le difficoltà e il modo per realizzare al meglio il nostro potenziale sono frutto di un impegno deliberato.
Secondo la psicologa della Stanford University, Carol Dweck, si tratta di modificare la nostra forma mentis da statica a dinamica, ovvero di considerare che le capacità si possono acquisire e sviluppare lungo tutta la nostra vita fino a raggiungere traguardi inaspettati.
Una mentalità statica influenza tutto il nostro processo interpretativo, mettendoci in una posizione giudicante e ripetitiva, senza scampo. Una mentalità dinamica, al contrario, ci porta in armonia verso azioni costruttive, in continuo apprendimento.
- Dweck, Carol S.(Autore)
Ne ho parlato nel post: 7 Mindset e atteggiamenti mentali delle persone di Successo
#32. “Devi arrivarci giorno per giorno, gara per gara e allenamento per allenamento. È tutta una questione di piccoli passi avanti, di migliorare costantemente i tuoi tempi e i tuoi risultati” Michael Phelps
Il nuotatore olimpico Michael Phelps è un caso esemplare di disciplina selettiva. Da bambino gli fu diagnosticata la sindrome da deficit da attenzione (ADHD) e la maestra dell’asilo disse a sua madre: “Michael non sa stare fermo. Michael non sa stare tranquillo… Non è dotato. Suo figlio non sarà mai capace di concentrarsi su niente”.
Bob Bowman, il suo allenatore a partire dagli undici anni, riferisce che Michael passava un sacco di tempo a bordo piscina perché aveva un comportamento indisciplinato. Lo stesso cattivo comportamento ha continuato a emergere di tanto in tanto anche da adulto.
Tuttavia ha stabilito dozzine di record mondiali. Del 2004 ha vinto sei medaglie d’oro e due di bronzo ad Atene e poi, nel 2008, altre otto a Pechino, superando il leggendario Mark Spitz. Le sue diciotto medaglie d’oro rappresentano un record per gli atleti olimpici di qualunque disciplina.
Prima di appendere gli occhialini al chiodo, le sue vittorie ai giochi olimpici di Londra del 2012 hanno portato il totale dei suoi ori a ventidue, facendogli guadagnare lo status di atleta olimpico più decorato di tutti i tempi.
Sua madre oggi dice di lui: “La capacità di concentrazione di Michael stupisce”. Bowman la definisce: “Il suo attributo più forte”.
Come è successo? Com’è stato possibile che il bambino che non sarebbe stato “mai capace di concentrarsi su niente” sia arrivato a tanto?
Ne ho parlato nel post: Michael Phelps | Il ruolo della consuetudine per ottenere il successo
#33. “Il leader è qualcuno che conduce le persone dove non sarebbero riuscite ad arrivare da sole” Henry Kissinger
La definizione di leadership che funziona meglio nella pratica secondo Jo Owen, autore di vari best seller sul tema della leadership, è quella di Henry Kissinger l’ex segretario di Stato americano. Per Kissinger il leader è: “Qualcuno che conduce le persone dove non sarebbero riuscite ad arrivare da sole”.
Può sembrare una definizione poco entusiasmante, fa notare Owen, ma in realtà è rivoluzionaria perché mette fine al dibattito sulle qualità di un leader; sancisce la differenza fra leader e manager, dimostra che la leadership riguarda le prestazioni, non la posizione.
La definizione di Kissinger impone anche uno standard elevato per la leadership, che spesso neppure i migliori riescono a raggiungere.
Condurre gli altri dove non sarebbero mai arrivati da soli, spiega Jo Owen, significa esporsi a dei rischi, sfidare il sistema, andare contro alcuni interessi e fare la vera differenza. Non tutti ambiscono a vivere e lavorare così, ma per un vero leader è l’unico modo.
Ne ho parlato nel post: 5 Lezioni per i Leader | Consigli pratici per una leadership di successo
#34. “Il successo, il poter e l’affiliazione definiscono i principali sistemi motivazionali che conferiscono alla personalità un carattere distintivo” David McClelland
David McClelland psicologo statunitense (1917- 1998), noto per La Teoria dei 3 Bisogni, sostiene che i motivi che allontanano o spingono la persona verso il successo, il potere e l’affiliazione, costituiscono una sorta di punto di arrivo di un percorso che è rappresentato da un insieme di mete che rispecchiano le abilità possedute e i valori assimilati della persona.
Alla base di questo percorso ipotizzato da McClelland vi è il sistema di motivi improntato sulle forme della condotta personale. Vi è poi un sistema di giudizio che verifica la compatibilità tra mete, abilità e valori e favorisce la soddisfazione dei bisogni attraverso la scelta di particolari condotte.
Il modello motivazionale ipotizzato da David McClelland tenta di spiegare in che modo l’orientamento al successo, al potere e all’affiliazione influenzano le azioni delle persone. Questa teoria viene spesso insegnata in un contesto manageriale, in classi riguardanti il comportamento gestionale o organizzativo.
Questo modello è stato sviluppato negli anni ’60; due decenni dopo la gerarchia dei bisogni di Maslow che fu proposto per la prima volta nei primi anni ’40.
- McClelland, David C.(Autore)
Ne ho parlato nel post: David McClelland | Cosa ci spinge al successo, al potere o l’affiliazione
#35. “Io non sono il più grande; Io sono il doppio più grande” Muhammad Alì
È inaccettabile essere nella media nella nostra società, così quasi tutti alterano la propria immagine in positivo, per lo meno quando si guardano allo specchio. Come potremmo spiegare altrimenti tutti quei concorrenti di American Idol con talenti marginali che appaiono veramente scioccati quando vengono buttati fuori dallo show?
Si potrebbe supporre che la tendenza a vedere se stessi come superiori e migliori degli altri si riscontri primariamente nelle culture individualistiche, come quella americana, dove il farsi pubblicità da soli è uno stile di vita.
Da dove altro Muhammad Ali avrebbe potuto tirar fuori la frase: “Io non sono il più grande; io sono il doppio più grande”?
Nelle culture asiatiche più collettivistiche, dove la presunzione è disapprovata, le persone sono più modeste? La risposta è no.
La maggior parte degli asiatici pensa di essere più modesto degli altri. La ricerca indica che tutte le persone si auto-potenziano, ma solo in quei tratti validi per la loro cultura.
Ne ho parlato nel post: Il bisogno di sentirsi al di sopra della media | Effetto Lake Wobegon
#36. “Hai tutte le risorse che ti occorrono per ottenere risultati straordinari” Paul McKenna
Al seguito del lavoro svolto con persone nel campo dell’arte, degli affari e dello sport, l’ipnoterapeuta inglese Paul Mckenna ha individuato 7 convinzioni chiave nelle persone che ottengono risultati straordinari in ogni settore.
Hai la sicurezza necessaria per allacciarti le scarpe o per fare la spesa? Allora la sicurezza è una risorsa già presente in te.
Pertanto puoi averla anche per parlare in pubblico o per fare qualsiasi altra cosa desideri. L’unica differenza tra te e qualcuno che già mette in pratica il proprio talento sta nell’imparare ad attingere alle proprie risorse nel momento giusto.
Ne ho parlato nel post: Le 7 convinzioni delle persone che ottengono risultati straordinari
#37. “La disciplina è il fondamento su cui si costruiscono tutti i successi. La mancanza di disciplina conduce inevitabilmente al fallimento” Jim Rohn
Come afferma il famoso psicologo David Lieberman, autore del bestseller Lo Psicoanalista Portatile: la disciplina non è una qualità presente o assente alla nascita; ma un’abilità che va coltivata.
Che si tratti di perdere peso, cominciare un programma di attività fisica, diventare una persona organizzata, scrivere il più grande romanzo del secolo, o di qualsiasi altra iniziativa, è sempre la stessa storia.
Sai cosa devi fare e ti applichi per un po’, ma non compi gli sforzi e non ci metti l’attenzione che servirebbero per continuare. Diventi sempre meno motivato, e perdi rapidamente interesse.
Dici a te stesso che in realtà non ti interessava veramente, o che non ne vale la pena, e lasci perdere. “Magari ci riprovo un’altra volta”: è questa la frase che usi per dartela a bere, come hai già fatto tante volte prima d’ora.
Ti guardi intorno e osservi gli altri, ammirandoli per la loro tenacia e determinazione. “Come diavolo fanno ad alzarsi ogni mattina per andare a fare jogging?” ti chiedi continuamente. Ti domandi se, per caso, ciò che ti manca non sia proprio la disciplina, come se si trattasse di una caratteristica innata.
Ne ho parlato nel post: Disciplina | 4 Modi facili per iniziare e riuscire ad esercitarla
#38. “Chiunque plachi i pensieri incessanti, come la pioggia fa con una nube di polvere, con la consapevolezza che deriva dal pensiero placato, raggiunge qui ed ora la dimora della pace” Itivuttaka
Spesso la mente, quando non ha niente da fare, comincia a muoversi a caso, soffermandosi su ricordi spiacevoli del passato oppure ci proietta nel futuro, e questo raramente ci rende felici. Al contrario, ci porta ad aumentare l’irrequietudine e l’insicurezza.
Una caratteristica comune a molti malesseri psicologici può essere individuata nella modalità di porsi rispetto alla dimensione temporale. Le persone che soffrono vivono con il corpo nel presente ma con la mente altrove, s’immaginano nel passato o nel futuro.
Le persone tendenzialmente depresse, ad esempio, vivono mentalmente in un passato che non esiste più, un passato in cui la persona è rimasta intrappolata, un passato che non si può cambiare.
La persone tendenzialmente ansiose invece vivono proiettate in un futuro che percepiscono come minaccioso.
Il nostro cervello emotivo (sistema limbico) è preparato ad affrontare i pericoli e ci offre soluzioni rapide per metterci in salvo, anche se questa abilità non è più funzionale come un tempo perché ne facciamo un uso improprio, dato che consideriamo pericolose situazioni, persone ed emozioni, che oggettivamente non lo sono.
Ne ho parlato nel post: Il Flusso (Flow) per vivere il momento presente | Psicologia dell’esperienza ottimale
#39. “Essere umano non significa essere meglio degli altri. Significa che sei nella media in molti modi” Kristin Neff
Secondo gli studi di Krstin Neff, psicologa e ricercatrice americana, l’85% degli studenti pensa di essere al di sopra della media nell’andare d’accordo con gli altri.
Il 94% dei docenti universitari pensa di essere un insegnante migliore dei propri colleghi, e il 90% dei guidatori pensa di essere più abile ed esperto degli altri. Anche le persone che hanno di recente causato incidenti pensano di essere guidatori al di sopra della media.
La ricerca dimostra che le persone tendono a pensare di essere più simpatiche, più logiche, più popolari, più belle, più gentili, più affidabili, più sagge e più intelligenti degli altri.
La maggior parte pensa inoltre di essere al di sopra della media nella capacità di vedersi oggettivamente, il che è alquanto curioso.
Come fa notare Kristin Neff, se la percezione di noi stessi fosse accurata, solo la metà di tutta la popolazione direbbe di essere al di sopra della media in qualche tratto particolare, mentre l’altra metà ammetterebbe di essere al di sotto della media, ma questo non succede quasi mai.
- Neff, Kristin(Autore)
Ne ho parlato nel post: Il bisogno di sentirsi al di sopra della media | Effetto Lake Wobegon
#40. “La maggioranza delle menzogne trionfa perchè nessuno di disturba di scoprire la verità” Paul Ekman
Siamo tutti debitori a Paul Ekman per la maggior parte di ciò che sappiamo sulle espressioni facciali. Decenni fa, vi era una disputa sul fatto che le espressioni facciali fossero innate o apprese attraverso la cultura e l’imitazione.
Nel 1967, Ekman e la sua squadra andarono in Papua Nuova Guinea per scoprire la verità. In uno dei loro primi esperimenti intervistarono i membri una tribù che, fino ad allora, non aveva mai interagito con gli occidentali e mostrò loro fotografie di varie espressioni facciali attraverso varie culture.
Ekman scoprì che le tribù della Papua Nuova Guinea potevano riconoscere con facilità le “emozioni universali” quali: Sorpresa, Tristezza, Rabbia, Paura, Gioia, Disgusto, Disprezzo.
Quando tornò a casa, Ekman si tuffò per primo nell’arduo compito di catalogare le espressioni facciali umane. Ha creato un sistema chiamato FACS (sistema di codifica delle azioni del viso), ha scattato migliaia di immagini sulle espressioni dei volti e assegnato a ciascuna un valore basato su quali muscoli facciali individuati sono stati attivati.
La vita del Dr. Paul Ekman ha ispirato, in maniera romanzata, anche una serie televisiva, Lie to Me.
L’11 maggio del 2009, secondo il Times Magazine, è entrato nella lista delle 100 persone più influenti al mondo.
- Editore: Amrita
- Autore: Paul Ekman , A. Basso
- Collana: Scienza&Compassione
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2010
Ho parlato di Paul Ekman nel post: Come riconoscere le emozioni e le espressioni facciali. Paul Ekman
#41. “Quando incontriamo qualcuno per la prima volta lo giudichiamo rapidamente sotto il profilo della cordialità, della dominanza e come potenziale partner sessuale” Allan e Barbara Pease
Allan Pease e Barbara Pease, marito e moglie, sono tra i massimi esperti di linguaggio del corpo e comunicazione non verbale. Compaiono regolarmente nei media di tutto il mondo e il loro lavoro è stato oggetto di 4 spettacoli teatrali, un film e 11 serie TV.
Allan Pease e sua moglie Barbara hanno scritto 18 bestseller e tenuto seminari in 70 paesi. I loro libri sono tra i più venduti in oltre 100 paesi, sono stati tradotti in 55 lingue e hanno venduto oltre 27 milioni di copie.
Nel 1991, Allan Pease è stato invitato al Cremlino per tenere un seminario di addestramento sul linguaggio del corpo per politici emergenti tra cui Vladimir Putin , all’epoca un ex funzionario del KGB.
Ho parlato dei coniugi Pease nel post: Le 9 regole d’oro per fare buona impressione
#42. “Non solo ci comportiamo come siamo, ma diventiamo come ci comportiamo” Amy Cuddy
Amy Cuddy è una ricercatrice presso la Harvard University che studia il linguaggio del corpo e l’impatto che esso ha sui livelli ormonali. Le sue ricerche sono comparse sulle più prestigiose riviste scientifiche e sono state riprese dai principali giornali internazionali.
Il Potere Emotivo dei Gesti, Libro di Amy Cuddy pubblicato in 29 lingue, è un best seller New York Times, Washington Post, USA Today, Wall Street Journal, Publisher’s Weekly e Globe & Mail.
Il TED Talk di Amy, “Il tuo linguaggio del corpo può dare forma a chi sei” (Sottotitolato in italiano) è stato nominato da The Guardian come “Uno dei 20 discorsi online che potrebbero cambiare la tua vita”. Visualizzato 42 milioni di volte è il secondo video discorso TED più visto di sempre.
Amy Cuddy, riconosciuta come tra i massimi esperti di linguaggio del corpo e comunicazione non verbale, è stata nominata “una delle 50 donne che stanno cambiando il mondo” da Business Insider.
Ho parlato di Amy Cuddy nel post: Linguaggio del corpo: come usarlo per affrontare le sfide. Wonder Woman Pose
#43. “Il modo in cui ti relazioni ai tuoi pensieri è ciò che porti in ogni relazione che hai, compresa quella con te stesso” Byron Katie
Troppo spesso le persone si bloccano in una situazione senza via d’uscita per mancanza di flessibilità emotiva.
Byron Katie ricorre ad una semplice ma incredibilmente efficace serie di domande che aiutano le persone a superare la rabbia, il risentimento e la paura molto rapidamente.
Un metodo d’indagine semplice ma potente, un modo di identificare e di indagare i pensieri che causano la sofferenza. È un metodo accessibile a persone di ogni età e ambiente sociale, non richiede nient’altro che carta e penna, e una disponibilità ad aprire la mente. Chiunque abbia una mente aperta può fare questo “Lavoro” (The Work).
Il primo passo del Lavoro della Katie consiste nell’individuare i pensieri e i giudizi che stanno causando le tue emozioni stressanti e scriverli. Un pensiero è innocuo finché non ci crediamo.
Non sono i nostri pensieri, ma l’attaccamento ai nostri pensieri che causa sofferenza. Attaccarsi a un pensiero significa credere che sia vero, senza indagarlo. Una credenza è un pensiero al quale siamo attaccati, spesso da anni.
Ne ho parlato nel post: Come Superare la Rabbia e il Risentimento | Metodo Byron Katie
#44. “Allenando il proprio cervello, proprio come alleniamo i nostri corpi, abbiamo scoperto che è possibile invertire la formula per la fiducia ed il successo” Shawn Achor
Shawn Achor è uno dei principali esperti mondiali di potenziale umano, ha compiuto ricerche e tenuto conferenze in oltre 40 paesi, cercando di colmare il divario tra scienza della felicità e performance nella vita quotidiana e di indagare il collegamento tra successo e felicità.
Secondo l’opinione comune, se lavoriamo sodo, otterremo il successo e, una volta ottenuto il successo, allora e solo allora saremo felici. Se solo riuscissimo a trovare il lavoro perfetto, guadagnarci quella promozione o perdere quei tre chili di troppo, la felicità arriverà di conseguenza.
Tuttavia, recenti scoperte nel campo della Psicologia Positiva hanno dimostrato che questa formula in realtà funziona all’incontrario: la Felicità alimenta il Successo, non viceversa.
Quando abbiamo un atteggiamento mentale positivo, diventiamo più impegnati, creativi, motivati, energici, resilienti e produttivi sul lavoro. Non si tratta soltanto di un mantra privo di significato reale.
Questa scoperta è stata più volte confermata da ricerche rigorose nell’ambito della Psicologia, delle Neuroscienze e degli Studi di Gestione, nonché dal reddito effettivo di centinaia di aziende di tutto il mondo.
Ne ho parlato nel post: 7 Principi per diventare più efficaci e felici | Shawn Achor
#45. “Il segreto del successo di lavoratori e capi affermati non sono solo le competenze specifiche. Spesso possono contare su un’elevata intelligenza emotiva” Daniel Goleman
Con il successo del best-seller internazionale di Daniel Goleman Intelligenza Emotiva, le aziende di tutto il mondo iniziarono a misurare il Quoziente di Intelligenza Emotiva (QIE) di collaboratori e dipendenti.
Goleman offre la sua definizione di Intelligenza Emotiva come un “insieme di abilità” piuttosto che un tratto di personalità.
Egli mette a fuoco l’importanza delle componenti emotive anche nelle funzioni razionali del pensiero e spiega perché il successo o il fallimento nei settori decisivi dell’esistenza sono determinati da una complessa miscela in cui hanno un ruolo predominante fattori come l’autocontrollo, la perseveranza e l’empatia
Si aprì quindi un nuovo dibattito sia in ambito accademico che professionale: cos’è più importante, il QI o il QIE?
Ne ho parlato nel post: QI, Intelligenza Emotiva o Intelligenza Sociale | Cosa è più importante?
#46. “Il gesto creativo implica un processo di apprendimento che ha bisogno di un metodo, di strumenti, di regole e allenamenti” Philippe Petit
Philippe Petit nel 1974 stupì il mondo camminando su un filo tra le Torri Gemelle. Il creatore deve essere un fuorilegge secondo Petit, non nel senso di criminale, ma come un poeta che esercita la ribellione intellettuale.
C’è una differenza abissale fra rapinare una banca e praticare il funambolismo illegalmente: con la traversata sospesa non si ruba niente, anzi si offre un dono effimero che dà gioia e ispirazione.
Malgrado suo approccio da fuorilegge Petit segue una rete di principi creativi personali. Illegalità non significa assenza di metodo: al contrario, il delinquente che era diventato aveva ancora più bisogno di metodo, perché stava nuotando in solitaria verso l’isola dei suoi sogni.
“Il gesto creativo implica un processo di apprendimento che ha bisogno di un metodo, di strumenti, di regole e allenamenti”.
Con l’urgenza di chi crede che la vita sia breve, Petit ha scoperto vari modi di fare le cose, risolveva i problemi intuitivamente, e rifiutando il fallimento era in grado di realizzare l’impossibile.
La sua dedizione all’arte lo aveva portato a sviluppare un’attenzione maniacale per il dettaglio e scarso rispetto per i valori costituiti della competizione, del denaro o dello status sociale.
Leggi: 5 Ottimi libri per sbloccare la tua Creatività
#47. “La maggioranza dei problemi non deriva dalle risposte che ci diamo ma dalle domande che ci poniamo” Giorgio Nardone
Intorno al XV secolo, nell’epoca compresa tra la fine della dinastia Ming e l’inizio di quella Qing, videro la luce I 36 stratagemmi, raccolti in forma estremamente sintetica da monaci guerrieri.
I 36 Stratagemmi divennero, nel corso dei secoli, un classico delle astuzie belliche segrete di ogni tempo,talmente prezioso da rimanere del tutto nascosto all’Occidente perfino nell’epoca di Mao Tze-tung, che ne applicò con successo i principi per tutta la durata del suo regime.
Nell’epoca moderna I 36 Stratagemmi hanno trovato applicazione nei contesti più disparati, dal marketing alla psicologia comportamentale, dalle arti marziali alla formazione manageriale e ai rapporti interpersonali.
Se pure gli stratagemmi esistono da millenni, nessuna modellizzazione ne è mai stata fatta, tranne quella ad opera di Giorgio Nardone che fornisce i criteri di scelta per correlare una situazione problematica allo stratagemma da applicarvi. Nell’Approccio Strategico di Giorgio Nardone sono previsti 13 stratagemmi.
Offerta Problem solving strategico. L'arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvibili - Nardone, Giorgio(Autore)
- Nardone, Giorgio(Autore)
Ne ho parlato nel post: 13 Stratagemmi Terapeutici di Giorgio Nardone | Psicologia Strategica
#48. “Gli esseri umani sono creature abitudinarie. Le ricerche suggeriscono che la metà di tutte le attività svolte nel corso di una giornata siano frutto di abitudini” Rangan Chatterjee
Il dottor Rangan Chatterjee è un medico noto in tutto il mondo grazie al suo metodo innovativo: invita i pazienti a considerare la salute come il frutto di semplici gesti quotidiani, apparentemente insignificanti ma in grado di spianare la strada per il successo.
Cambiare le proprie abitudini senza sforzo è la soluzione ideale per smettere di preoccuparci e concentrarci sul presente: i risultati non tarderanno ad arrivare secondo Chatterjee.
Rinunciare a uno spuntino di troppo, fare cinque minuti di passeggiata in più o evitare un’arrabbiatura possono essere azioni facili da compiere, ma sommate tra loro portano incredibili benefici sul lungo periodo.
Tutti noi siamo riusciti a introdurre nella nostra vita dei cambiamenti a breve termine. Ma come farli durare nel tempo? Bastano 5 minuti al giorno per cambiare in meglio la propria vita!
- Editore: Newton Compton Editori
- Autore: Rangan Chatterjee , Marta Lanfranco
- Collana: Grandi manuali Newton
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2020
Ne ho parlato nel post: Rangan Chatterjee | Come ottenere cambiamenti salutari in 6 mosse
#49. Anche un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo” Lao Tzu
Nella lingua giapponese, “kaizen” è un sostantivo, e significa “miglioramento”: che sia grande o piccolo, immediato o progressivo.
In genere si associa alle arti marziali, che promuovono il concetto di perfezionare un aspetto della propria pratica in maniera graduale e meticolosa. In sostanza, si suggerisce di concentrarsi su una cosa alla volta e di allenarsi fino a raggiungere i risultati desiderati.
La teoria economica del kaizen è stata battezzata in questo modo perché prevede un miglioramento continuo, sebbene l’idea in realtà sia nata negli Stati Uniti. La teoria economica fu concepita dal governo degli Stati Uniti, ma poi fu importata e utilizzata con grande successo dal Giappone del dopoguerra, dove l’economia era stata completamente distrutta dallo sforzo bellico.
Al kaizen si attribuisce il merito di aver contribuito all’enorme successo delle aziende nipponiche durante la seconda metà del xx secolo, e da allora è stato pubblicizzato in tutto il mondo come un metodo efficace per migliorare le abitudini esistenti e ottenere risultati in vari settori: dall’assistenza sanitaria alla psicoterapia alle istituzioni governative.
La citazione del filosofo cinese Lao Tzu è una di quelle che spesso si utilizzano nei libri di “autoaiuto” e racchiude perfettamente la filosofia del kaizen: puoi cambiare la tua vita facendo molti piccoli passi.
Ne ho parlato nel post: La metodologia Kaizen. Il miglioramento continuo
#50. “Nessuna situazione è veramente disperata fino a quando puoi provare a raggiungere il tuo obiettivo con un nuovo piano” Wile E. Coyote
Wile E. Coyote ha l’esclusiva abilità di percepire la mancanza di successo non come un fallimento ma come un feedback su dove indirizzare il lavoro successivo. Per anni Wile Coyote ha inseguito la sua preda a tal punto da mettere a rischio la sua vita molte volte, senza mai arrendersi.
In ogni episodio utilizza aggeggi sempre più complessi e piani sempre più elaborati per raggiungere il suo traguardo. È un genio della meccanica, un inventore inesauribile di trappole e stratagemmi, anche se sfortunatamente rimane vittima del suo stesso ingegno.
Ad ogni nuovo tentativo i congegni diventano più complessi e, tentativo dopo tentativo, Wile Coyote aumenta le sue abilità in campo ingegneristico e investigativo, apprendendo strategie dotate di una maggiore efficienza.
Se c’è una cosa in cui Wile è davvero bravo, è mantenere viva la speranza che il successo si trova appena dietro l’angolo. Nessuna situazione è veramente disperata fino a quando puoi provare a raggiungere il tuo obiettivo con un nuovo piano.
#51. “La partita non è mai persa finché non è vinta” George Crabbe
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